Un cellulare può aiutare l’ecosistema: è l’obiettivo e la convinzione con cui nasce “My Future”, la proposta per l’ambiente di Vodafone Italia. L’idea è coinvolgere anche i clienti, proponendo gesti concreti, dall’acquisto di un’ecoborsa al sms solidale, dall’ecoricarica al riciclo del vecchio cellulare. Un progetto comune in direzione del futuro del nostro territorio. Non solo marketing fine a sestesso quindi, ma marketing sociale che fa interagire strategie aziendali con il bene del pianeta? La differenza la spiega Silvia Candiani Direttore Marketing Consumer.
«Parlerei di marketing responsabile. Un’azienda non può non prestare attenzione al contesto sociale e ambientale in cui opera. Questa esigenza è percepita anche dai nostri clienti per i quali l’ambiente è al primo posto tra i temi che destano preoccupazione per il futuro. Il Gruppo Vodafone è da sempre attivo su responsabilità sociale e ambientale e a questo proposito cito l’ambizioso obiettivo di riduzione del 50% delle emissioni di CO2 entro il 2020, traguardo che sarà raggiunto con una maggiore efficienza energetica e con il crescente utilizzo delle fonti rinnovabili».
In Italia questa passione ha preso forma anche nel progetto «My Future che racchiude appunto iniziative a tutela dell’ambiente e per la generazione di energia pulita.
Un Sms Solidale regala tre euro al progetto. Con l’Ecoricarica il cliente attiva una donazione di 1 euro.
Il rispetto per l’ambiente, in tempi di crisi non si indebolisce, anzi sembra rafforzarsi. Il successo di queste iniziative sta nella loro semplicità, basta un click, e nel nostro impegno a fare qualcosa di concreto. Proponiamo al cliente piccoli gesti “virtuosi” che aiutano invece un progetto che durerà: finanziare la realizzazione di pannelli fotovoltaici per venti scuole, una in ogni regione d’Italia.
«My Future si concretizza anche in un oggetto: un’ ecoborsa in vendita al Salone del Libro di Torino. Com’è nata quest’idea?
«Abbiamo trovato il modo di riciclare il materiale delle affissioni pubblicitarie e di farlo diventare un oggetto ‘originale’ e utile per raccogliere fondi da devolvere al nostro progetto. Un’anteprima è stata presentata a Milano dove le borse Vodafone hanno riscosso successo. Di qui l’idea di riproporle al Salone del Libro, un contesto ideale per tutti e cinque i modelli proposti fra cui uno zainetto perfetto per contenere i libri».
L’iniziativa nasce nove anni fa con la raccolta dei cellulari usati. Dal 2000 ad oggi Vodafone Italia ha raccolto circa 1.600.000 telefoni ricavando circa 30 tonnellate di materiali destinati al riciclo e al riutilizzo.
Dal 2000 Vodafone si impegna per un corretto smaltimento e per il riciclo dei cellulari e degli accessori usati, in largo anticipo rispetto alla direttiva comunitaria che ha reso obbligatorio lo smaltimento dei rifiuti elettronici secondo certe regole. A questo abbiamo aggiunto un progetto, “My Future” appunto, per allargare il nostro impegno a favore della generazione di energia pulita. In pratica tutti i fondi raccolti attraverso la rigenerazione dei vecchi cellulari contribuiranno proprio a finanziare la realizzazione dei pannelli fotovoltaici.
Un progetto che ha come partner Enel e Legambiente che sono anche dei garanti.
«La partecipazione di Enel nasce con l’obiettivo di creare una vera filiera di sostenibilità tra Aziende e Associazioni, per promuovere la diffusione delle fonti rinnovabili, la sensibilizzazione sui temi dell’efficienza energetica e la logica del riuso. Legambiente è un punto di riferimento per la diffusione delle fonti di energia pulita nel nostro Paese, unica via concreta, insieme a quella del risparmio energetico, per raggiungere gli obiettivi di Kyoto. Partners importanti, per un percorso in cui crediamo molto e che ha già dato segnali positivi».
Fonte: lastampa.it
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