Un quarto degli SMS inviati costano in media 15 cent al 62% degli italiani (l’altro 75% costa 1 cent perché rientra nelle diverse offerte commerciali a costo fisso). Contro un costo massimo per gli SMS internazionali all’interno dell’UE che dal 1° luglio non potrà superare gli 11 centesimi di euro. Sarà anche per questo che solo il 47% degli italiani dotati di cellulare (praticamente tutti) lo usa per gli SMS, contro l’80% di inglesi, francesi e tedeschi.
Che in Italia gli SMS costino parecchio chi usa il cellulare lo sa per esperienza diretta, ma quando è l’Antitrust a confermarlo è diverso. Perché in questo caso si aggiunge il richiamo alle compagnie telefoniche perché provvedano a rimediare prima dai richiami si passi alle sanzioni (come è avvenuto altre volte). Per ora si tratta solo dei risultati di un’indagine congiunta tra l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (l’Antitrust) e quella per le telecomunicazioni.
Da cui si ricavano anche altri dati interessanti. Per esempio il fatto che gli SMS rendono agli operatori telefonici italiani metà dei complessivi 4 miliardi ricavati da messaggistica e traffico dati. O che e il traffico SMS in Italia è in forte crescita in barba alla crisi economica: +40% in due anni.
Un discorso analogo vale anche per l’accesso a Internet in mobilità: in Italia ha 3 milioni di utenti e ha fruttato agli operatori telefonici 477 milioni di euro nel 2007 e 748 milioni nel 2008. Ma anche qui il Garante auspica informazioni più chiare ai clienti sulle offerte commerciali e l‘eliminazione di vincoli penalizzanti dai contratti, come quello dei tempi di sottoscrizione obbligatori.
E la ricetta andrebbe applicata anche al capitolo che riguarda la fornitura di contenuti (loghi, suonerie, sfondi, giochi).
Fonte: techup.it