Le tariffe per il trasferimento delle chiamate telefoniche dovrebbero essere ridotte sino al 70% e le bollette per i consumatori di due miliardi di euro in tre anni, in base alle nuove linee guida adottate oggi dalla Commissione Europea.
La commissaria Ue per le Telecomunicazioni Viviane Reding ha indicato le linee guida per i legislatori nazionali del blocco dei 27 Paesi per stimolare la concorrenza e dare ai consumatori contratti migliori.
Un operatore paga una cosiddetta tariffa di terminazione, al momento 8,5 centesimi di euro al minuto, per utilizzare una rete concorrente e completare la chiamata. Questa tariffa varia molto in Europa, passando dai 2 centesimi a Cipro ai 15 in Bulgaria.
Le linee guida non sono vincolanti ma gli Stati Ue hanno l’obbligo di tenerne “estremamente conto”.
Questi principi non indicano prezzi specifici ma il metodo per calcolare le tariffe deve essere basato su “costi reali” e le ridurrà a 1,5-3 centesimi di euro entro la fine del 2012, dice la Commissione.
Il modo per calcolare le tariffe per le linee fisse invece sono già più basse a 0,57-1,13 centesimi di euro al minuto e non verranno probabilmente modificate.
“La Commissione ha deciso di intervenire oggi contro questi elementi di distorsione della concorrenza in un singolo mercato che sono un deterrente per gli investimenti nel rinnovare le reti fisse con la fibra cosa della quale i consumatori stano pagando il prezzo”, ha detto Reding.
Si tratta dell’ultima mossa dell’esecutivo Ue che mira a dare ai consumatori un contratto meno caro. In luglio entrano in vigore i limiti massimi per chiamate su cellulari, download di dati e testi attraverso il roaming da un Paese estero.
Le tariffe di terminazione rappresentano sino al 20% del reddito per i grandi operatori con grandi reti e sono un grosso costo per piccole società che tentano di essere concorrenti.
Fonte: it.reuters.com
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