C´È CHI si vanta di vendere la telecamera più piccola del mondo, c´è chi sponsorizza la lampadina più potente mai esistita, c´è poi chi regala una prova gratuita alla guida telecomandata di un elicottero militare. Oppure chi addirittura è riuscito a brevettare un apparecchio che vende aria al centesimo.
«In questi tempi di crisi bisogna sapersi arrangiare, chissà che anche ciò che respiriamo non possa diventare un business» ammette Vittorio, il fantasioso inventore bolognese dell´aria “confezionata”. Questo è Expo Elettronica, uno tra i più grandi mercati in Italia di accessori per l´elettronica professionale o di consumo, di assemblati per qualsiasi apparecchio digitale e accessorio luminescente. Una rassegna itinerante che fa tappa a Torino nel grande spazio espositivo dell´Oval Lingotto.
Stasera si chiude alle 18. Più di cento espositori presenti, migliaia di aggeggi in vendita e una buona presenza di pubblico esperto o meno. «Diciamo che chi viene a vedere Expo – racconta Monica Mazzoni, della segreteria organizzativa – può essere raggruppato in due categorie. Della prima fanno parte i cosiddetti “smanettoni” che già da settimane non aspettavano altro che poter mettere le mani tra i mille aggeggi elettronici, nella seconda invece ci sono i curiosi che si affidano alla semplice scoperta».
L´Expo Elettronica diventa così un incontro tra le novità, le rarità, le varietà e perché no, le assurdità. E c´è qualcuno che ammette di fattura tutt´altro che italiana. Come ad esempio il più strambo dei rubinetti: a guardarlo di primo acchito non è nient´altro che il più tipico tra gli oggetti che ogni casa possiede, si vede addirittura l´acqua che scorre.
Poi però osservandolo bene si scopre che in realtà è un erogatore di un finto liquido, non ha nulla che lo possa collegare a fonti d´acqua. «Ti fa credere ciò che non è», spiega burlandosi dei curiosi lo stesso venditore che poi sperimenta su chi accorre incuriosito l´accendino con la scossa. Insomma girando tra i vari stand si scopre come questo Expo non sia solo il posto dei cervelloni pronti a spiegarsi l´un altro il valore potenziale di un hardware di ultima generazione ma anche uno luogo per provare a divertirsi con poco.
Con l´assoluta novità, rispetto alle passate edizioni, di uno spazio tutto dedicato all´usato, un mercatino che guarda indietro. Ci si può sbizzarrire: radio d´epoca, valvole, accessori, ricambi, riviste, macchine fotografiche da collezione.
Tutto ciò che è lontano dall´ultimo grido, tutto ciò che appartiene al passato sia per ragioni di tempo che di spazio. Basta un´occhiata e ci si accorge subito di come tutto ciò che è esposto in questo settore abbia delle dimensioni inimmaginabili. Luciano viene dalla provincia di Asti e colleziona radio militari del periodo delle due guerre mondiali.
Enormi e pesantissime. Ha una Collins del ?45, una Marelli utilizzata in guerra per intercettare le conversazioni nemiche, un rarissimo ricevitore della marina inglese targato Murphy: «È un pezzo rarissimo, credo di essere l´unico in Italia ad averlo», ammette orgoglioso.
Fonte: espresso.repubblica.it