American Society of Composers, Authors and Publisher, associazione nata con lo scopo di difendere i diritti d’autore degli iscritti ha avviato un’azione legale contro la At&t per ottenere i mancati compensi derivanti dalla riproduzione delle suonerie. Il motivo? Usare come suoneria per il telefonino parte di un brano protetto dal diritto d’autore si configura, secondo l’associazione, come un’esecuzione pubblica, dato che tutti possono sentire il cellulare quando squilla.
La Electronic Frontier Foundation è intervenuta in soccorso di At&t, sottolineando come i provider già paghino le royalty necessarie per poter rivendere i brani agli utenti. Ad ulteriore difesa, la fondazione fa notare che la legge sul copyright non riguarda le riproduzione pubbliche che avvengono senza scopo di lucro, come accade nel caso delle suonerie.
Se il tribunale dovesse dare ascolto alle teorie dell’American Society of Composers, Authors and Publisher, le conseguenze sarebbero negative non solo per At&t ma anche per gli utenti, che a quel punto non disporrebbero delle autorizzazioni per riprodurre “in pubblico” i brani musicali. E chissà che l’Italia non prenda poi esempio.
Fonte: lastampa.it
Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.