Telco, azionista di riferimento di Telecom Italia e in cui Telefonica ha una quota di maggioranza, non ha più l’obbligo di comprare le quote di minoranza nella divisione brasiliana Tim Participacoes. Lo ha deciso la Consob brasiliana (Cvm), dopo la riunione straordinaria di ieri. È stata così ribaltata la decisione dello scorso gennaio, alla quale si era opposta Telco, presentando ricorso.
La controversia nel paese sudamericano è legata al passaggio della maggioranza relativa di Telecom Italia da Pirelli-Benetton alla compagine Telco, che controlla un pacchetto del 24,5% di Telecom Italia e che a sua volta è partecipata da Telefonica al 42 per cento. Il gruppo iberico è infatti diventato indirettamente azionista delle controllate di Telecom Italia in Brasile e Argentina. Ciò ha posto dei problemi di rispetto delle normative Antitrust perché Telefonica controlla Vivo, concorrente di Tim Brasil.
Anche in Argentina la situazione sta uscendo dall’empasse. La Comision Nacional de Defensa de la Competencia (Cndc) ha ammesso i ricorsi di Telecom contro la decisione di prorogare la presenza dei commissari ispettori in Telecom Argentina (i cosiddetti ‘veedores’) e contro la revoca delle decisioni consiliari e li ha trasmessi alla Corte d’Appello Federale.
D’ora in avanti sarà dunque la stessa Corte a intervenire direttamente in merito al contenzioso tra l’Antitrust argentino e Telecom Italia aperto per verificare se la presenza della spagnola Telefonica (presente nel paese sudamericano) nell’azionariato di Telco, controllante di Telecom Italia, non infranga le leggi antitrust argentine.
Fonte: ilsole24ore.com
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