Se le vendite di cellulari a livello globali hanno segnato un notevole calo di vendite e fatturati, ci sono due segmenti che invece continuano a crescere notevolmente oltre agli smartphone.
Stiamo parlando del settore dei cellulari economici e ultraeconomici, ovvero terminali base dal costo irrisorio compreso tra 20 e 25 euro, con obiettivo di portarli sotto i 10 euro entro il 2013 e 2014.
Prima di tutto dimenticate qualsiasi cosa possa anche solo assomigliare ad Apple, Palm Pre e Blackberry. Questi cellulari hanno generalmente solo 2 funzioni: chiamate e sms, spesso privi di display e in molti casi privi anche della possibilità di inviare e ricevere Sms.
Asia, Africa e America Latina, paesi con un elevato numero di abitanti, grazie ai recenti sviluppi delle reti mobili rappresentano dei bacini di utenza davvero enormi, limitati però dal fatto di stipendi decisamente bassi.
Per permettere a questi utenti di poter utilizzare un telefono, in aree dove spesso le reti telefoniche tradizionali sono totalmente assenti e dove spesso non arriva nemmeno la corrente elettrica, i produttori hanno sviluppato prodotti ultraeconomici, dotatati del minimo essenziale per comunicare.
Secondo uno studio condotto da ABI Research, il settore degli ultraeconomici (ULCH ovvero ultra-low-cost) dovrebbe crescere ad un tasso del 25% per i prossimi 5 anni
Fonte: pianetacellulare.it