Ciò che colpisce nel vedere la tabella di IDC sul mercato della telefonia cellulare è la legnata che hanno preso Motorola e SonyEricsson nelle quote di mercato. Di pari passo gli incrementi dei coreani Samsung e LG Electonics hanno continuato a incrementare anche nel secondo trimestre dell’anno.
Ciò che osservano gli analisti a proposito del mercato mondiale della telefonia cellulare nel Quarterly Mobile Phone Tracker è la flessione globale: a 269,6 milioni di unità vendute con una diminuzione del 10,8% rispetto ai 302,2 milioni di pezzi dell’anno prima nello stesso periodo.
Tutto sommato un miglioramento, dicono in IDC, rispetto alla flessione del 17,2% del primo trimestre del 2009. La stima per l’intero anno è dunque di una flessione del 13%.
Ciò che ha consentito il rimbalzino nel secondo trimestre è stata la capacità dei principali vendors come Nokia, Samsung, Research in Motion, Apple di proporre ciò che sta interessando i consumatori: gli smartphone touch e capaci di navigare facilmente in Internet.
“Questa domanda di cellulari di fascia alta ha creato una guerra dei prezzi tra operatori e venditori di telefonini. Il taglio del prezzo dell’Apple 3G è il riflesso di una tendenza che pensiamo continui anche nei prossimi trimestri e uno dei fattori che caratterizzerà i mercati maturi“, dice Ryan Reith, senior research analyst del report IDC.
Dal punto di vista regionale, in Nord America l’arrivo del Palm Pre e dell’iPhone 3GS ha mosso il mercato a fine trimestre. In America Latina il secondo trimestre, contrariamente alle attese, è stato migliore confermando la crescita del primo trimestre. Lo sviluppo della tecnologia 3G sta aiutando gli operatori e l’industria a sostenere l’ARPU, il fatturato per utente.
In Europa Occidentale s’è avuta una crescita dei prodotti di fascia bassa ma non sufficiente a recuperare la tendenza negativa. Forte la crescita dei “cellulari convergenti”. Più vitale il mercato dell’Europa CEMA con un incremento del 15% rispetto ai primi tre mesi dell’anno con una diminuzione degli stock di magazzino anche a seguito del credit crunch. La domanda dovrebbe continuare ad essere “robusta”.
In Asia Pacifico stanno funzionando le politiche fiscali governative che hanno contribuito a sostenere la domanda e a superare i 100 milioni di pezzi venduti nel trimestre.
Circa i fornitori la ricerca IDC annota che Nokia è riuscita a rimanere sopra i 100 milioni di unità vendute. Il lancio dei modelli quali E71, N97 e 5800, tutti modelli “convergenti” hanno contribuito a tenere alto il margine operativo lordo.
Samsung è invece riuscita a incrementare in modo significativo sia in pezzi sia in quota di mercato grazie all’ampiezza del proprio portafoglio d’offerta che ha incrementato il numero di cellulari di fascia alta. A metà anno il costruttore è grossomodo in linea con l’obiettivo di toccare i 200 milioni di pezzi nel 2009.
LG Electronics sta mantenendo l’obiettivo di pezzi e profittabilità e conta di aumentare il numero di cellulari di fascia alta tra i quali annovera già il GM730 rappresentante di 5 nuovi modelli da qui a fine anno. L’intento di LG è catturare nei prossimi due anni il 10% del mercato dei cellulari “convergenti”.
Motorola perde in margini operativi e in volumi. Anche se è stata in grado di ridurre del 50% le perdite del primo trimestre dell’anno. Sta cercando di recuperare terreno con nuovi device come il Clutch i465, il Karma QA1 e il Rival A455. Molte aspettative sono riposte nel cellulare dotato di Android, che sarà sugli scaffali nella seconda metà dell’anno, e nel programma di svilupo di applicazioni MOTODEV.
Sony Ericsson segue il percorso di Motorola. Pochi prodotti trendy hanno portato il margine operativo al 12%, in miglioramento rispetto all’8% del primo trimestre. Il costruttore confida molto nel lancio, nella seconda metà dell’anno, della linea di prodotti GreenHeart and Communication Entertainment che dovrebbe attrarre i consumatori con contenuti, servizi e nuove applicazioni.
Fonte: I-dome.com