Anche dalla spiaggia, dal lettino sul quale stiamo prendendo il sole, possiamo collegarci con il resto del mondo. La tecnologia avanza e al cybernauta, oggi, basta un solo clic. Non importa dove sei: le reti wi-fi sono la ?porta? per essere sempre online per leggere il giornale, per scovare l?indirizzo giusto per la cena, per acquistare il biglietto per lo spettacolo del giorno dopo, per seguire le novità della moda e acquistare sulla boutique virtuale i capi in anteprima della collezione autunno-inverno.
E poi ci sono i social network: per molti è impossibile starne fuori, anche se si è in vacanza. Insomma, tutti alle prese con tastiere e mini-monitor: giocano a battaglia navale online i ragazzini mentre le signore controllano la ricetta del cacciucco.
«E? bene dire subito che la tecnologia deve aiutare, non creare problemi, ma snellire il lavoro – racconta Alberto Macaluso, progettista di siti web, un incontro fra un geek (cioè una persona affascinata dalla tecnologia) e un nerd (secchione o sfigato, a seconda della traduzione dall?inglese) – Anche in spiaggia si possono sfruttare le tecnologie.
La connessione migliore è quella wi-fi su Adsl, agganciando quella dello stabilimento balneare dove si è in vacanza». In Toscana, di bagni che offrono questo servizio ce ne sono tanti: la Versilia ha un grado elevato di cablaggio, ma se ne trovano pure lungo la costa livornese e quella maremmana. E poi ci sono gli hacker che, spesso, ?rubacchiano? la connessione.
«Nel caso non vi siano reti disponibili – prosegue Macaluso – la tariffa più vantaggiosa è sicuramente quella offerta da Wind, perché è la più trasparente. Per l?estate è meglio usare quella a volume piuttosto che a tempo in quanto la seconda prevede scatti di 15 minuti a differenza di quella mensile che permette di navigare fino al raggiungimento della soglia prevista».
Ma è meglio il netbook o lo smartphone? «Sulla spiaggia – consiglia l?esperto – è meglio lo smartphone: si sciupa meno, è meno ingombrante ed ha batterie che durano più a lungo. Se vi portate il netbook (che è il mini portatile) dovete o munirvi di chiavetta modem usb o di un telefono che possa essere usato come modem (tethering). Tra gli smartphone consiglio un Nokia o un Blackberry: è utile nel caso si debba accedere spesso alla mail visto il sistema di pushing email.
Sconsiglio l?Iphone per la sua estrema delicatezza sia alla temperatura che ai graffi (e la sabbia ne fa tanti) sia per la durata ?misera? della batteria. Ma se volete veramente essere geek munitevi dell?innovativo Googlephonino». Smartphone come dono quotidiano o come condanna? «Direi che sono una dolce condanna – sostiene Macaluso – permettono di avere sempre a portata di mano tutto quello che si vuole. Ma questo vuol dire anche il lavoro».
E poi ci sono i social network. «Attualmente il più utilizzato in Italia è Facebook per restare in contatto con gli amici – dice l?esperto (http://rabenblog.eraben.com) – per sapere le ultime news dal mondo quello che fa per voi è Twitter o ancora meglio Friendfeed. Se invece volete uploadare le vostre foto direttamente dal cellulare e farle vedere sui vari social, consiglio un?applicazione di nome Shozu disponibile su tutti i maggiori telefoni, che consente di gestire più social contemporaneamente».
Il cordone ombelicale della connessione vale anche ?a 30 metri di profondità nel mar Rosso sulla see wi-fi o via onde corte alle pendici del K2? sostiene Mauro Rovetti, imprenditroe di Castelfranco Veneto in vacanza in Versilia. Per Wildrice, nickname di un altro vacanziere, ?con le possibilità offerte dallo sviluppo tecnologico, anche dal luogo dove si trascorrono le ferie ciascuno di noi può seguire le passioni sia che si tratti dell?adesione ad un social network o la consultazione dei siti preferiti?.
Ma c?è anche chi, in vacanza, stacca tutto per godersi il meritato relax. Lo fa Chiara Gianelli, milanese: «Per me la vacanza è sacra. Le uniche onde che conosco sono quelle del mare». Mentre Primo Pellegrini, viareggino convertito da poco alla tecnologia Blackberry, racconta che ?dalla spiaggia, dalla montagna, in viaggio per vacanza o lavoro, postare foto è semplice ed economico.
Non nego che questo aggeggio si rende utile anche per le cose più futili». Matteo Zannoni, assessore ai servizi sociali e volontariato del Comune di Arcola, si chiede invece: «Ma perché anche in vacanza, quando si è rilassati, si deve avere intorno una tale selva di persone che parla, anzi urla al cellulare, che chatta con gli amici e si lamenta del sole che non fa vedere bene il monitor del pc?»
Fonte: Espresso.repubblica.it