Consumano poca energia, danno una miglior qualità di immagine e sono considerati il futuro di tutti gli schermi, ma la tecnologia “organic screen” finora langue nei magazzini dei produttori.
Gli schermi a diodi a matrice organica attiva che emettono luce (Am-oled) iniziano a fare la loro apparizione negli smartphone, adottati dai produttori che vogliono avere un vantaggio in un settore dove c’è una feroce concorrenza.
Samsung Electronics, il produttore numero due al mondo e il principale fautore della tecnologia, ha otto modelli con gli oled e ha in programma di immetterne sul mercato altri 10 entro la fine dell’anno.
Nokia, leader nelle produzione di cellulari, offre gli Am-oled nei suoi modelli di alta gamma N85 e N86, in concorrenza con gli smartphone rivali di Research In Motion e Apple.
Gli amanti di questa tecnologia sostengono che, nonostante gli Am-oled costino il 50-80% in più rispetto ai convenzionali lcd, è ormai arrivato il loro momento.
Samsung prevede che il 37,5% di tutti i telefonini venduti nel 2015 avrà schermi Am-oled, in deciso aumento dal 2,3% del 2009.
Samsung Mobile Display punta a vendere 23 milioni di unità di schermi Am-oled quest’anno, contro i 7 milioni del 2008. Jeff Kim, analista della Hyundai Securities, si aspetta che le vendite Samsung raggiungano i 49 milioni l’anno prossimo.
Fonte: It.reuters.com