Un ingombrante marchingegno con cuffie, una tastiera numerica e i tasti “play” e “stop”, con cui ascoltare contenuti preconfezionati e poche possibilità di scegliere, selezionare, andare avanti o indietro: se questa è la poco invitante idea che avete di un’audioguida da museo, un giro al Brooklyn Museum di New York vi riconcilierà con l’esperienza del tour guidato.
A partire dal 26 agosto, visitare le gallerie della bella struttura newyorkese sarà un viaggio in cui nulla è preordinato, perchè gli utenti stessi sono chiamati a scegliere le opere di cui vogliono sapere di più, nell’ordine che desiderano, attraverso lo strumento più diffuso, amato e conosciuto della nostra epoca: il cellulare.
Per sfruttare questa nuova opportunità di visita, è necessario avere uno smart-phone o comunque un telefono di ultima generazione, capace di connettersi a internet, ma superato lo scoglio tecnico la procedura è semplice: il visitatore si connette ad un’applicazione residente sul sito web del museo, sceglie un piccolo numero di opere che lo interessano e inizia il suo percorso. Segnalando poi, sempre attraverso l’applicazione, a quale punto del percorso si trova, l’utente riceve sul cellulare alcuni suggerimenti per proseguire, sotto forma di miniature fotografiche di opere in qualche modo connesse con quella che ha scelto e che sono state raccomandate da altri visitatori: a sua volta, potrà segnalare come consigliata l’opera vista.
I percorsi realizzati da ogni visitatore andranno ad arricchire il database del museo, che potrà così offrire una sempre maggior varietà di scelta: ogni visitatore può inoltre salvare e condividere il proprio percorso, con tanto di commenti alle opere, attraverso il sito del museo, esattamente come farebbe con una playlist del proprio lettore mp3.
Il servizio, inoltre, è gratuito, fattore di successo non indifferente se si pensa ai prezzi non esattamente popolari dei biglietti di ingresso di molti musei.
Al Brooklyn Museum, che da sempre dichiara di voler fare dell’esperienza museale un momento “user-friendly”, l’orgoglio per la nuova creatura è palpabile: “Questo progetto è una pietra miliare e ha il potenziale per rivoluzionare l’esperienza di visita al museo permettendo ai visitatori di creare tour personalizzati, basati sui loro interessi e reazioni alle opere esposte nelle nostre gallerie”, spiega il direttore Arnold Lehman, “Sarà uno strumento importante per aiutare il Brooklyn Museum nella missione di fare da mediatore fra l’espressione globale della cultura nelle collezioni e l’esperienza personale di ogni visitatore”.
Fonte: Lastampa.it