La rivoluzione degli smartphones ha definitivamente aperto la strada alla navigazione internet direttamente sul telefono cellulare, senza il bisogno di avere sempre con sé un computer, fisso o portatile che sia. Iphone, Blackberry ma anche Nokia e Samsung (per dirne alcuni) hanno via via ottimizzato le modalità di navigazione, ampliando sempre di più il ventaglio di possibilità digitali a portata di telefonino.
Dal canto loro gli operatori telefonici hanno colto la palla al balzo e di mese in mese sfornano nuove tariffe e piani (più o meno) promozionali da abbinare ai nuovi cellulari che sono in grado di aprire pagine internet e siti con estrema facilità. Basti pensare al melafonino in versione 3GS (uscito a giugno) che ha raddoppiato la velocità di navigazione internet rispetto al predecessore 3G.
L’INDAGINE DEL POLITECNICO. Una ricerca dell’Osservatorio Mobile Content & Internet della School of Management del Politecnico di Milano ha censito gli italiani che navigano con il proprio apparecchio telefonico. Sono quasi 7 milioni. Il 90% delle persone raggiunte sa di poter utilizzare il cellulare per navigare in rete, il 13% lo ha comunque fatto almeno una volta nell’ultimo anno. Dati abbastanza netti e che confermano un sempre maggiore sviluppo di questo fenomeno. Tuttavia gli utenti non sembrano così soddisfatti: sono infatti diverse le critiche mosse, tra cui, ad esempio, la lentezza della connessione o i costi troppo elevati.
LIBRERIE E ALLEANZE DIGITALI. Non ci si accontenta più di leggere articoli o brevi scritti in rete, ora c’è dell’altro, come il business della digitalizzazione dei volumi di intere biblioteche e librerie. In questo frangente vi è in cantiere una maxi-alleanza che porterà sullo stesso carro i tre colossi Microsoft, Yahoo e Amazon per contrastare il book search di Google, ormai dilagante ambasciatore di idee vincenti. Book search, vero leader nella digitalizzazione dei volumi, è riuscito ad accaparrarsi importanti patrimoni librari come ad esempio quello della biblioteca nazionale francese. L’alleanza dei tre gruppi dovrebbe far approdare in tribunale l’accordo siglato nello scorso ottobre tra Google, autori ed editori e che permetterà di risolvere in via amichevole la causa collettiva intentata nel 2005 contro la libreria online di Google.
Tale accordo dovrebbe prevedere il pagamento di 125 milioni di dollari da parte di Google in cambio dell’abbandono della causa, in più la condivisione dei ricavi pubblicitari (il 37% all’azienda e il 63% ai detentori dei diritti delle opere pubblicate) e dei profitti che deriveranno dalla commercializzazione dei libri digitalizzati. Una torta grande e ricca a cui tutti vogliono partecipare e per la quale i grandi del web non lasceranno certo carta bianca a Google per continuare a far man bassa di titoli e diritti.
PROGRAMMI TELEVISIVI SU YOUTUBE. Potrebbe sembrare scontato, visto che ormai sul portale di video più famoso del mondo circola ogni tipologia di filmato. Ma la notizia non è da sottovalutare. Google e la Time Warner hanno infatti raggiunto un accordo affinché Youtube possa trasmettere i programmi tv (film, show, musica e news) che ora appartengono al palinsesto della Time Warner.
Momentaneamente andranno in onda in streaming sul sito solo delle parti di filmati, come news della CNN, cartoni animati direttamente da Cartoon Network o alcuni episodi di “Gossip Girl”, una serie televisiva americana. Un’iniziativa che dispiega in sé innumerevoli potenzialità e che potrebbe aprire la strada ad altri progetti e canali in questa costante e continua conversione del mondo di informazione e intrattenimento al “paradiso” del web.
Fonte: Finanzainchiaro.it