La nuova versione sistema operativo del gigante del software, Windows Mobile 6.5, debutta ufficialmente martedì 6 ottobre. Per Microsoft è una data quanto mai importante non tanto per la portata tecnologica dell’annuncio bensì perché a Redmond inizia l’era dei Windows Phone (http://windowsteamblog.com/blogs/windowsphone/default.aspx). Così si chiameranno i cellulari dotati della nuova release della piattaforma che per prima integrerà il servizio Windows Marketpkace, luogo virtuale deputato alla distribuzione delle applicazioni per gli utenti di telefonini, e che farà da antipasto all’avvento di Windows 7 in versione mobile, la cui uscita è prevista per il secondo semestre del 2010. Per Microsoft quella di domani è una tappa fondamentale anche per un altro motivo: in una fase di mercato in cui a brillare sono soprattutto gli altri – Apple e Rim in campo smartphone in particolare – per l’ecosistema Windows, il lancio congiunto di piattaforma, servizi on line (Windows Live e relative possibilità di accedere ai social network) e apparecchi sotto un nuovo marchio appare come il jolly che la società cala sul banco per invertire una tendenza che rischia di portarla ai margini dell’industria dei cellulari.
I nuovi modelli
La scommessa da vincere, semplificando il concetto, è quella di riconquistare la fiducia degli utenti – i terminali Windows, da sempre sono stati indirizzati a una clientela più professionale che consumer – e per farlo a Redmond hanno costruito una sorta di vera e propria “task force”. I nuovi Windows Phone debutteranno infatti con il contributo diretto di operatori quali Orange, T-Mobile e Vodafone in Europa e AT&T, Bell Mobility, Sprint, Telus e Verizon Wireless negli Stati Uniti e produttori che rispondono al nome di Acer, Htc, Lg Electronics, Hp, Samsung, Sony Ericsson e Toshiba. I modelli in rampa di lancio, fra ottobre e la fine del 2009, sono già noti agli addetti ai lavori e fra questi spiccano i Touch 2 (Htc), l’Omnia II I8000 (Samsung), l’Xperia X2 (Sony Ericsson) e il Tg02 (Toshiba). Smartphone abbastanza diversi fra loro, con peculiarità orientate più alla multimedialità o più alla comunicazione, che rispecchiano la volontà di sfidare la concorrenza con un’offerta più eterogenea, anche nel prezzo: i Windows Phone di Acer costeranno anche soli 200 euro, un prezzo mai toccato da un cellulare a piattaforma Microsoft. Un’offerta, precisano alcuni, che non fagociterà a quanto sembra il lettore Zune, che continuerà a rimanere un oggetto di puro entertainment digitale, e che domani potrebbe anche ospitare (ma il condizionale è assolutamente d’obbligo) i primi smartphone marchiati Microsoft, la famiglia “Pink”.
La nuova piattaforma e i numeri dell’universo mobile “made in Redmond”
Windows Mobile 6.5 nasce come detto con l’intento di accontentare più o meno tutti gli utenti mobili, non solo quelli business, e assicurare un sensibile salto qualitativo in avanti rispetto alla versione 6.1. Rispetto alle precedenti edizioni, il software è stato quindi aggiornato in termini di facilità d’uso e arricchito dal nuovo “motore” del browser Internet Explorer Mobile e dall’integrazione delle capacità di rendering di Adobe Flash in versione Lite. Il punto di forma della piattaforma è comunque l’interfaccia touch, che permetterà di comandare tutte le funzioni dei Windows Phone con la punta delle dita e senza rischiare di perdersi cercando documenti e programmi sfogliando il classico menu a tendina. La presenza di icone facili da riconoscere e da attivare senza pennino digitale fa il paio con quella di soluzioni avanzate per il back up dei dati personali in Rete e per la sincronizzazione degli stessi da remoto (My Phone) e il fatto di avere a portata di download le applicazioni proposte dall’apposito “store” on line (Windows Marketplace). Le buone intenzioni, da parte di Microsoft, ci sono tutte e pure i presupposti non mancano, almeno sottoforma di numerosità e importanza di sviluppatori e produttori di telefonini legati all’universo Windows. Ma la domanda che ricorre da tempo fra gli analisti di settore rimane sempre la stessa: il nuovo software saprà contrastare efficacemente l’avanzata di Android e la popolarità dell’iPhone e del suo (assai prolifico) ecosistema di applicazioni? In altri termini i Windows Phone daranno a Microsoft la certezza di poter giocare un ruolo di primissimo piano nei cellulari alle spalle di Nokia e della sua piattaforma Symbian, sempre più votata al verbo dell’open source? Oppure dovrà temere l’ulteriore crescita, in ambito smartphone in particolare, da Rim e i suoi BlackBerry in orbita aziendale e dal melafonino di terza generazione in ambito consumer? Difficile poter dare una risposta oggi, anche in relazione al fatto che i googlefonini e Android sono di fatto ancora allo stato embrionale e i numeri dell’iPhone sono in assoluto “piccoli”.
Microsoft è quindi attesa al varco ma può sempre gonfiare il petto e mettere sul tavolo i numeri che contraddistinguono la dimensione globale di Windows Mobile: ad oggi è disponibile in 55 nazioni e in 26 lingue, supportato da 160 operatori di telefonia e utilizzato da 56 produttori di dispositivi (oltre 200 i modelli in vendita a livello mondiale), mentre sono oltre 100 partner di contenuti multimediali e più 18.000 sono le applicazioni sviluppate ad hoc per la piattaforma. I 18 milioni di cellulari venduti nel mondo nell’anno fiscale 2008, con l’area Emea a costituire il mercato con il più alto tasso di crescita per Windows Mobile, non bastano però a garantire a Microsoft il ruolo di “big player” anche in futuro? Se produttori come Samsung, Lg e Htc, attualmente partner di prima fascia della casa di Redmond, dovessero spingere l’acceleratore su Android cosa potrebbe cambiare nello scacchiere dei sistemi operativi mobili? Questa è una delle domande ricorrenti, ma neppure la sola.
Fonte: ilsole24ore.com