Messaggistica istantanea, social network, utilities, musica e foto grazie a Linux Mobile: nasce Vodafone 360, innovativa piattaforma di servizi internet dal cuore open source. Internet e comunicazione a 360 gradi. È questa la promessa di Vodafone 360, una piattaforma aperta di servizi internet progettata dal carrier sulla base del sistema operativo Linux Mobile. La presentazione ufficiale per l’Italia e per l’Europa è avvenuta ieri a Milano, officiata da Paolo Bertoluzzo, Amministratore Delegato di Vodafone Italia.
Si tratta di una piccola rivoluzione perché per la prima volta un operatore TELCO entra in un settore riservato esclusivamente ai produttori di telefoni cellulari ed ai colossi del Web. Una rivoluzione su vasta scala se si considera che saranno supportati oltre 100 smartphone e che quindi coinvolgerà milioni di utenti. L’annuncio acquista ancor più rilievo se si pensa che Vodafone 360 è solo il primo frutto di un progetto più ampio, JIL (Joint Innovation Lab), che vede Vodafone impegnata al fianco di China Mobile, Verizon e Softbank.
I nuovi servizi saranno basati su Vodafone Open Platform, una piattaforma aperta che permette a chi sviluppa servizi ed applicazioni di distribuirle su una vasta gamma di telefonini tramite un unico Application Shop. Le applicazioni attualmente disponibili sullo Shop sono già oltre 1000 e permettono di accedere con un unico account ai servizi di social networking più diffusi, Facebook, Windows Live Messenger, Google Talk e Twitter, oltre che leggere le e-mail, organizzare la propria rubrica ed i propri contatti, inviare e ricevere SMS. Si potrà così organizzare i propri amici e conoscenti in diversi gruppi attraverso la propria rubrica e i social network, assegnando a ciascun gruppo un diverso livello di privacy e di condivisione di informazioni, tag e luoghi preferiti.
Un altro campo su cui si sono concentrati gli sforzi di Vodafone è stato quello della sincronizzazione dei dati fra cellulare e computer, cercando di raggiungere il più elevato livello di semplicità ed intuitività senza però sacrificare la sicurezza.
Fonte: notebookitalia.it