Giornata sulle montagne russe per Tiscali, dopo che ieri le azioni avevano lasciato sul terreno il 34%. Il titolo della società telefonica sarda ha subito una flessione del 7,54% a 1,116 euro, dopo essere stato sospeso, sia al rialzo che al ribasso. Nell’intera seduta sono passate di mano oltre 32 milioni di azioni. In rosso anche i diritti relativi all’aumento di capitale che hanno perso il 2,24% a 2,18 euro.
Seduta nervosa per gli altri telefonici. Telecom Italia ha ceduto lo 0,34% a 1,18 euro. Il presidente della compagnia telefonica, Gabriele Galateri di Genola, ha seccamente smentito le indiscrezioni relative a un possibile cambio ai vertici della società. Nelle scorse ore era circolato il nome di Stefano Parisi, numero uno di FastWeb (-1,51%) come nuovo amministratore delegato.
Si sono accesi i riflettori su Seat. Il titolo della società editoriale ha registrato un balzo del 4,55% a 0,2391 euro, dopo essere rimasto sospeso per gran parte della mattinata per eccesso di rialzo. Secondo quanto riportato da MF, Virgilio De Giovanni (fondatore di Freedomland) e il finanziere Fabio Arpe sarebbero pronti a organizzare una cordata per lanciare un’opa sulla società editoriale. Il quotidiano finanziario ha scritto che nel consorzio ci sarebbero altri investitori, tra cui un gruppo libico. Tuttavia, i vertici di Seat hanno seccamente smentito questa ipotesi.
Performance negative per gli altri editoriali. Gruppo l’Espresso ha ceduto il 3,1% a 2,11 euro. Gli analisti di Exane hanno alzato il target price sulla società editoriale, portandolo a 2,5 euro. Gli esperti hanno incrementato le stime sull’utile per azione per il prossimo esercizio. In difficoltà anche Mondadori (-0,85%) e RcsMediaGroup (-2,32%), mentre Mediaset è riuscita a salire (+0,51%). In forte rialzo Telecom Italia Media (+11,6%).
Chiusura in rosso per Piazza Affari, dopo un brillante avvio di giornata. In difficoltà i bancari, penalizzati dai deludenti risultati di Bank of America. Performance positive per i petroliferi, aiutati dal nuovo rialzo del prezzo del greggio, che è tornato a 78 dollari al barile. Male Fiat. Da segnalare la pesante flessione di Risanamento. Oggi sono scaduti i contratti di opzione sulle azioni e sugli indici con termine a ottobre. Il valore di regolamento del FTSEMib è stato fissato a 24.448 punti. Il FTSEMib ha ceduto lo 0,77% a 24.152 punti, mentre il FTSE Italia AllShare è sceso dello 0,72% a 24.725 punti. In rosso anche il FTSE Italia Mid Cap (-0,06%) e il FTSE Italia Star (-0,66%). Nella giornata odierna il controvalore degli scambi è stato pari a 3,62 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 3,25 miliardi di ieri. Su 337 titoli trattati, 225 hanno terminato la giornata in territorio negativo, mentre i rialzi sono stati 99. Invariate le restanti tredici azioni. In generale flessione le principali borse europee. L’euro oscilla intorno a quota 1,49. L’oro ritorna a quota 1.055 dollari.
In difficoltà i bancari, penalizzati dai deludenti risultati di Bank of America. In rialzo solo Monte dei Paschi di Siena (+0,48% a 1,465 euro). I vertici della banca hanno ribadito l’intenzione di chiudere la cessione dei 135 sportelli messi in vendita dal gruppo entro il mese di dicembre. Il management della banca toscana ha precisato di aver ricevuto diverse offerte per queste filiali. Secondo alcune indiscrezioni Banca Carige (+0,73%) sarebbe interessata a circa 20 sportelli. Intanto, su Monte dei Paschi di Siena è arrivata la promozione di Banca Akros, che ha alzato a 1,4 euro il prezzo obiettivo sull’istituto e ha migliorato il giudizio, portandolo da “Sell” (vendere) a “Hold” (mantenere). Gli analisti hanno incrementato le stime sull’utile per azione della banca per il biennio 2010/2011. Unicredit è scesa dell’1,36% a 2,73 euro. Equita sim ha alzato a 3,26 euro il target price sull’istituto guidato da Alessandro Profumo, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il 2011. Gli esperti, che hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni, hanno confermato la stima sull’utile per l’esercizio in corso (2,1 miliardi di euro) e hanno limato quella relativa al 2010. La stessa banca d’affari ha peggiorato il giudizio sulla Popolare di Milano (-1,3% a 5,695 euro), portandolo da “Buy” (acquistare) a “Hold” (mantenere), in seguito al rally messo a segno dal titolo nelle ultime settimane. Gli analisti hanno confermato a 6,2 euro il prezzo obiettivo sulla banca. Il Banco Popolare ha ceduto l’1,55% a 7 euro. L’istituto ha lanciato un prestito obbligazionario senior a 5 anni da un miliardo di euro, destinato agli investitori istituzionali. Il bond ha una cedola pari al 4,125%, mentre il rendimento è stato fissato a 145 punti basi oltre il tasso mid-swap di pari durata. L’operazione ha raccolto ampie adesioni per un importo doppio rispetto all’ammontare emesso. Mediobanca è scesa dell’1,09% a 9,565 euro. Secondo quanto scritto su MF la Fondazione Carisbo avrebbe incrementato al 2,85% la partecipazione detenuta nell’istituto di Piazzetta Cuccia, investendo 20 milioni di euro. Si è fermata la corsa di Banca Profilo (-3,14%), mentre i diritti relativi all’aumento di capitale, nell’ultimo giorno di quotazione, sono saliti dello 0,88%.
Seduta brillante per i petroliferi, dopo che il prezzo del greggio a New York ha superato i 78 dollari al barile. Eni è salita dello 0,45% a 18 euro. Il colosso italiano ha effettuato una scoperta di idrocarburi al largo delle coste del Venezuela. Il giacimento potrebbe contenere una quantità di gas superiore ai 160 miliardi di metri cubi di gas (pari a 1 miliardo di barili di petrolio equivalente) precedentemente stimati. In rialzo anche Saipem (+0,05% a 21,75 euro) e Tenaris (+0,39% a 12,99 euro). Molto bene Erg (+1,34% a 10,56 euro) e Saras (+6,38% a 2,6275 euro). Snam Rete Gas è scesa dello 0,3% a 3,28 euro. La Consob ha comunicato che il 9 ottobre il gruppo Generali era diventato uno dei maggiori azionisti della società. La compagnia assicurativa è accreditata del 2,256% di Snam Rete Gas, quota detenuta tramite diverse controllate. In frazionale calo Enel (-0,65% a 4,23 euro), mentre Terna ha guadagnato lo 0,28%.
A2A ha perso lo 0,29% a 1,356 euro. Secondo alcune indiscrezioni la municipalizzata milanese potrebbe procedere con l’emissione di un prestito obbligazionario destinato agli investitori istituzionali.
Edison ha ceduto lo 0,68% a 1,161 euro. Unicredit MIB ha peggiorato a “Hold” (mantenere) il giudizio sulla società energetica, in seguito al recente rialzo del titolo. Tuttavia, gli esperti hanno alzato a 1,35 euro il prezzo obiettivo.
In rosso gli assicurativi. Fondiaria-Sai ha registrato una flessione del 2,4% a 15,04 euro. La compagnia assicurativa ha precisato che l’operazione di valorizzazione del patrimonio immobiliare comporterà una plusvalenza di 155 milioni di euro. L’operazione è stata apprezzata dagli analisti di Banca Akros, che hanno incrementato a 14 euro il prezzo obiettivo su Fondiaria-Sai. Tuttavia, gli analisti hanno ribadito l’indicazione di ridurre l’esposizione delle azioni della compagnia in portafoglio. Ribassi per Generali (-1,62%) e Unipol (-0,68%). Vittoria Assicurazioni ha ceduto l’1,18% a 4,17 euro. Banca IMI ha ritoccato al rialzo il prezzo obiettivo della compagnia assicurativa, portandolo a 4,85 euro. Il precedente target price sulla compagnia assicurativa era di 4,76 euro. Gli analisti hanno ribadito l’indicazione di aggiungere le azioni in portafoglio.
Tra le altre società a maggiore capitalizzazione, si segnala la flessione di Fiat (-1,35% a 10,95 euro). Gli analisti di Bank of America hanno incrementato a 11,5 euro il prezzo obiettivo sul titolo, rispetto ai precedenti 10 euro. Gli esperti hanno deciso di includere nel target price della società italiana anche il contributo che sarà fornito da Chrysler, quantificato in 1,5 euro per azione. Jp Morgan ed Exane, invece, hanno incrementato a 8 euro e a 9,8 euro il prezzo obiettivo su Fiat. Entrambe le banche d’affari hanno confermato il giudizio “Neutrale”. Sulla stessa lunghezza d’onda Equita sim, che ha migliorato a 8,4 euro il prezzo obiettivo sulla società automobilistica e ha confermato il giudizio “Hold” (mantenere). Banca Akros ha alzato a 12,1 euro il target price su Fiat, ma ha peggiorato il giudizio, portandolo da “Buy” (acquistare) ad “Accumulate”. In forte ribasso anche Finmeccanica (-1,11%) e Stm (-2,53%). Autogrill ha perso l’1,46% a 8,755 euro. Gli esperti di Equita sim hanno incrementato a 10,2 euro per azione la valutazione sulla società di ristorazione, in seguito al miglioramento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2009/2010. Gli analisti hanno confermato il rating “Hold” (mantenere). Atlantia ha recuperato lo 0,29% a 17,15 euro. Cheuvreux ha alzato a 22 euro per azione la valutazione sulla società che gestisce le maggiori concessioni di autostrade in Italia, apprezzando l’ammontare della cedola garantita dall’azienda. Gli esperti hanno confermato Atlantia nella propria lista dei titoli preferiti. Campari (+1,23% a 6,61 euro) promossa da Mediobanca. Gli analisti di Piazzetta Cuccia hanno migliorato il rating sulla società, portandolo ad “Outperform” (farà meglio del mercato). Gli esperti hanno anche aumentato a 7,4 euro il prezzo obiettivo, in seguito all’incremento delle stime sull’utile per azione per il biennio 2009/2010. Buzzi Unicem è salita dell’1,61% a 13,22 euro. Equita sim ha incrementato a 14,1 euro il prezzo obiettivo sulla società, in base alle attuali valutazioni del titolo in rapporto agli utili previsti per il biennio 2010/2011. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Buy” (acquistare).
Tra le società a media capitalizzazione si segnala la flessione Piaggio che ha lasciato sul terreno il 2,88% a 1,655 euro. Gli analisti di Cheuvreux hanno alzato a 1,35 euro il prezzo obiettivo sulla società motociclistica, in seguito al miglioramento delle previsioni sulla marginalità per il biennio 2009/2010. Tuttavia, gli esperti hanno confermato il giudizio “Underperform” (farà peggio del mercato). La stessa banca d’affari ha ritoccato al rialzo il target price su Sias (-1,5% a 6,22 euro), portandolo a 7,5 euro. Gli esperti hanno confermato il giudizio “Outperform” (farà meglio del mercato). Buon rimbalzo per Sorin (+4,8%), dopo i ribassi dei giorni scorsi.
Spunti interessanti al segmento STAR. EEMS ha perso il 3,85% a 1,098 euro. La società ha comunicato che gli istituti che hanno concesso i finanziamenti all’azienda hanno prorogato fino al 30 novembre 2009 l’accordo che congela il rimborso dell’indebitamento. La precedente intesa sarebbe scaduta il 15 ottobre. Elica ha registrato un progresso del 2,48% a 2,0675 euro. Banca IMI ha incrementato il target price della società, portandolo da 1,43 euro a 1,94 euro. Tuttavia, gli esperti hanno peggiorato da “Add” (aggiungere) a “Hold” (mantenere) il giudizio sul titolo, in seguito al rally registrato dalle azioni nelle ultime settimane. Sempre Banca IMI ha migliorato il target price di Mondo Tv (-0,93% a 7,965 euro), portandolo da 10,12 euro a 11,69 euro, in seguito alla revisione dei parametri di valutazione dell’azienda. Gli esperti hanno ribadito l’indicazione di acquisto delle azioni. Gli analisti di Banca IMI hanno alzato la valutazione su Bolzoni (-0,34% a 1,784 euro) e su Irce (-0,58% a 1,7 euro), portandola rispettivamente a 1,5 euro per azione e a 2,2 euro per azione. Gli esperti hanno migliorato anche il giudizio sulle due società. Il rating su Bolzoni è passato da “Sell” (vendere) a “Reduce” (ridurre). Quello di Irce è stato migliorato a “Buy” (acquistare) dal precedente “Hold” (mantenere). Kerself ha chiuso la giornata in rialzo del 2,86% a 9,54 euro. La società ha siglato una lettera d’intenti non vincolante, per dar vita al più grande operatore italiano nella produzione di energia solare.
Prese di beneficio su Risanamento (-13,9% a 0,491 euro), dopo il balzo di oltre il 24% messo a segno ieri. Il Sole 24 Ore ha scritto che, secondo le ultime perizie, gli immobili del gruppo a Parigi e a New York sono valutati 1,4 miliardi di euro, a cui corrisponde un indebitamento di 1,08 miliardi. Il quotidiano finanziario ha evidenziato che le controllate estere hanno un patrimonio netto negativo. Tuttavia, questa situazione non preoccupa l’azienda, in quanto il patrimonio sarà reintegrato attraverso la conversione dei debiti nei confronti del gruppo. Eurofly ha guadagnato il 2,26% a 0,1766 euro. Il Consiglio di Amministrazione della società ha approvato la relazione sulla situazione patrimoniale al 31 agosto 2009 e la proposta di aumentare il capitale sociale, fino ad un importo complessivo massimo di 26 milioni di euro.
Fonte: soldionline.it