È grosso’ Amen. La tendenza minimal è sparita da un tempo. Piuttosto che piccolo, il cellulare oggi dev’essere “smart”: intelligente. Al punto che ricevere e chiamare è l’ultima delle funzioni richieste. Deve mandare mail, riprodurre musica, scattare fotografie, navigare su Internet, connettersi ai social network e, all’occorrenza, funzionare come un gps e un videogame.
Il tutto (possibilmente) senza tasti meccanici, ma con un’interfaccia touch screen, con i comandi che si attivano solo sfiorando lo schermo. Meglio, poi, se il gingillo in questione non assomiglia a un citofono ma vanta un design ricercato.
Ecco l’indentikit dello smartphone, cellulare costoso e di tendenza, che assomiglia a un telefonino e funziona (quasi) come un computer. Un settore in espansione, sul quale i colossi dell’informatica e della telefonia si stanno sfidando a colpi di mercato e di avvocato: settimana scorsa Nokia ha trascinato in tribunale Apple, colpevole – secondo il rivale – di aver violato alcuni brevetti nella realizzazione dell’Iphone.
NON SOLO IPHONE
Il “melafonino” è – a detta degli esperti – lo smartphone più desiderato del momento. Non per forza il migliore: sono le esigenze (e il portafoglio) a stabilire quale sia l’apparecchio adatto a ogni utente, ma non si può dire che ne esista uno preferibile in assoluto. Che l’Iphone sia quasi un oggetto di culto lo dimostrano invece i dati di vendita. Pochi giorni fa Apple ha annunciato i risultati del quarto trimestre 2009: gli utili sono saliti del 47% , il fatturato del 25%, grazie anche al boom di vendita del melafonino (+7%). Un record. L’Iphone, arrivato alla terza generazione (si parla già di una quarta), attira anche per suo carattere “cool”, di tendenza. Ha fissato alcuni standard sui quali gli altri concorrenti si stanno scatenando: alta connettività, schermo ampio e controllo touch screen. Il mercato degli smartphone oggi è conteso tra decine di case produttrici. Htc, Samsung, Nokia, Lg, Blackberry, solo per citarne alcune.
L’ultima frontiera arriva da Lg, che ha appena lanciato un videofonino da polso (GD910 watch phone). Schermo touch screen, videochiamate, connettività veloce in Hsdpa, fotocamera, comandi vocali, lettore mp3 e – ovviamente – cellulare, tutto racchiuso in un orologio da polso. Una tecnologia non alla portata di tutti, dato che il prezzo di lancio (consigliato) è 999 euro.
Secondo gli internauti, il primo smartphone della storia fu l’Ibm Simon, inventato nel 1992 e commercializzato nel 1993. Aveva rubrica, calendario, calcolatore, giochi e blocco note e un pennino con il quale scrivere sullo schermo. Banalità, per i supertelefoni di oggi, ma sedici anni fa il Simon era un prodotto rivoluzionario.
ASSISTENTI VIRTUALI
In gergo tecnico, i pc palmari (tascabili) vengono chiamati “Pda”, acronimo di “personal digital assistant”, assistente personale digitale. Lo smartphone è un apparecchio che unisce le funzionalità di un palmare a quelle di un telefono. Alcuni sono orientati verso l’utenza business e danno grande importanza alla sincronizzazione di mail, calendari, applicazioni economiche. Insomma, tutto ciò che serve a un uomo d’affari.
Altri smartphone, dedicati a un pubblico adolescente e giovane, privilegiano invece l’intrattenimento: navigazione Internet, messaggeria istantanea (chat), social network, foto e video. Se Apple guida il mercato con l’Iphone, Microsoft non rimane certo a guardare: ha da poco rilasciato un nuovo sistema operativo dedicato agli smartphone, Windows Mobile 6.5. I Nokia utilizzano in prevalenza il sistema Symbian. Da poco è sbarcato sul mercato anche Google, con un sistema operativo dedicato (Android).
Le potenzialità di questi supertelefonini sono in continua progressione, poiché le case produttrici – sia di hardware che di software – marciano a ritmi di concorrenza serrata. Il risultato’ Oggi uno smartphone fa impallidire un pc di qualche anno fa.
Fonte: corrierecomo.it