Non sorprendetevi se vedete apparire nella vostra città cartelloni pubblicitari in arabo e albanese: è la nuova campagna Tim, appena partita, per offerte di telefonia cellulare riservate agli immigrati (Tim Card Marocco e Tim Card Albania). Al tempo stesso, sono ben più che semplici tariffe: sono la conferma che l’immigrazione ha cambiato a tal punto il mercato italiano, da costringere gli operatori telefonici a una svolta strategica. Le nuove offerte Tim per chiamare a basso costo in Marocco e in Albania (9 cent al minuto) sono infatti solo le ultime arrivate per il mercato etnico. Tim già da prima aveva un’offerta per la Romania. Vodafone giorni fa ha lanciato One Nation New, con tariffa scontata verso 47 Paesi in via di sviluppo (migliora un’offerta lanciata nel 2006). Tutti i principali operatori di telefonia mobile hanno tariffe per il mercato etnico, con Wind che è stato il primo a cominciare, dal 2002 (tariffa Call your Country, da 5 cent al minuto), poi seguito da Tim, Vodafone, 3 Italia e Poste Mobile. Più di recente, un nuovo fenomeno: sono nati operatori mobili dedicati a tariffe per chiamate verso singoli Paesi poveri. È il caso di Lycamobile (India, Cina e altri), Smartpinoy (Filippine), Daily Telecom (Cina). Qui gareggiano anche gli operatori mobili creati dai supermercati: Coop ha No Frontiere Coop. Carrefour fa eccezione (con Uno Mobile): è il solo ad avere una tariffa dedicata alle chiamate verso Cuba.
Il motivo di questa fioritura di tariffa è ovviamente il business: “Il mercato etnico è in forte crescita e molto redditizio. Abbiamo quindi avviato una strategia concentrata su questo pubblico, cominciando dalle etnie più numerose, come appunto Romania, Albania e Marocco”, dice Stefano Core, responsabile marketing consumer di Telecom Italia. “La spesa degli immigrati aumenta di circa il 20% l’anno, è il mercato che cresce di più nella telefonia mobile, i cui fatturati totali sono invece piatti, ormai”, conferma Silvia Candiani, direttore consumer mobile marketing Vodafone Italia. “Dei sei milioni di immigrati in Italia – continua – quasi tutti hanno un cellulare e pochissimi hanno il telefono fisso. Solo quelli appena arrivati, infatti, telefonano con le cabine pubbliche. Passano subito al cellulare”.
“Gli immigrati fanno il doppio delle ricariche rispetto agli italiani”, dice Luca Santangelo, responsabile marketing consumer 3 Italia, che ha l’offerta No Distance, verso 23 Paesi.
Gli operatori aggrediscono questo mercato con una strategia a 360 gradi: non solo con tariffe ad hoc, ma anche con un marketing e un servizio clienti dedicati. Tim e Vodafone hanno avviato campagne in lingua straniera, con cartelloni nei quartieri dove ci sono più immigrati, e pubblicità sulle principali testate etniche. Vodafone ha attivato un numero di assistenza multilingue. “Abbiamo un servizio informazioni automatizzato, in arabo e romeno. Entro fine anno, gli utenti rumeni potranno parlare con operatori nella loro lingua”, aggiunge Maximo Ibarra, responsabile marketing mobile di Wind.
Fonte: repubblica.it