Il Nokia n900, in uscita sul mercato italiano proprio in questi giorni, non è un cellulare in senso stretto. Non è un tablet pc per come lo si conosce finora, non è solo uno smartphone, non è la risposta all’iPhone di Apple o ai cellulari con Android di Google, non è una diavoleria fatta ad uso e consumo degli smanettoni. E’ qualcosa di altro e probabilmente un po’ di tutto questo. Sicuramente è una grande scommessa, visto che la sua anima si chiama Maemo 5, sistema operativo quasi del tutto open suorce basato su Linux Debian, e che a lanciare questo dispositivo è l’azienda finlandese leader nel mondo della telefonia mobile.
Presentato quasi sottovoce al Nokia World Congress di Stoccarda a settembre, il nuovo prodotto della casa finlandese può consentirsi di non fare del look il suo punto forte. Diciamo che sotto questo aspetto è in perfetto stile Nokia: essenziale nelle linee, severo, a suo modo elegante. Nel palmo della mano ci si ritrova con un parallelepipedo classico con tastiera a scorrimento che dà comunque una sensazione di robustezza. Le cose che sorprendono sono altre, e le vedremo più avanti.
La sua dotazione di hardware è in linea con il top del momento: schermo ampio da 3,5″, risoluzione 800×480, touch resistivo, tastiera a comparsa orizzontale (forse i tasti un po’ troppo piccoli), processore Arm cortex A8 da 600 mhz, 256 mb di ram (più 768 mb di swap, che mette a disposizione per sistema e software vari un 1 giga), batteria da 1320mah, fotocamera da 5 megapixel come quella del Nokia n97, scheda di memoria esterna fino a 32 gb. E ancora: un’uscita micro usb, uscita TV, radio FM e accelerometro. Quanto alla connettività, Wi-Fi b/g, Bluetooth 2.0 e Gps assistito. Cè anche il pennino, ma non lo abbiamo mai estratto dal suo alloggiamento. Il tutto in 181 grammi di peso.
Tutto come da copione. Ciò che colpisce è invece il sistema operativo che fa vivere l’N900: Maemo. Stabile, completamente multitasking e, soprattutto, personalizzabile. Qui si ha la conferma di come l’iPhone (il suo cuore è OSX, anche lui con anima Unix) abbia rivoluzionato il mondo degli smartphone. E’ proprio grazie a Maebo, il motore fatto di byte, che l’avvio dell’N900 risulta molto più veloce della maggioranza degli smartphone di casa Nokia che girano sul popolare Symbian s60. Ma non solo l’avvio.
Subito ci si accorge che i tasti virtuali sono grandi abbastanza qualsiasi tipo di dita, che lo scrolling è decisamente efficace (grazie alla buona risposta dello schermo) che tutto, ai vari livelli, è organizzato in modo molto semplice. Insomma, il manuale lo si può lasciare lì al posto suo. Buone le transizioni tra i programmi così come e la possibità di rendere personali le quattro schermate che offre il sistema.
Una particolarità: l’N900 si può usare solo in modalità landscape, cioè orizzontale. Si passa automaticamente a quella verticale solo per le telefonate. Ma si tratta solo di attendere la prossima versione del sistema operativo: Maemo 6, dato in arrivo nella seconda metà del prossimo anno, certamente implementerà la rotazione in tutto il sistema. Intanto, sui quattro desktop scorrevoli, possiamo piazzare a piacimento widget, collegamenti e quant’altro. Il browser, poi, basato su motore Mozilla sopporta molto bene il flash di Adobe. Cosa che molti smartphone al momento non sono in grado di fare.
Se il sistema delle notifiche si rivela una delle funzioni più interessanti dell’N900, tanto diventare quasi subito irrinunciabile, appare ancora ancora acerbo il software di gestione delle mail: poche possibilità di gestire la posta soprattutto se questa ha un certo volume, con una insolita lentezza dell’applicazione stessa. Va molto meglio il software per la messaggistica istantanea, che integra gli sms. Veloce e ben fatta. Ah, non ci sono gli mms. Skype e Google Talk sono strettamente integrati nel software e il loro utilizzo è quanto di più immediato si possa immaginare.
Nokia N900, cuore Linux smartphone sempre più pc
Molto pratico anche il sistema con cui si sfogliano le finestre delle applicazioni, delle notifiche, delle pagine web: si ridimensionano mostrandoci l’anteprima e con un tocco centrale tornano a tutto schermo oppure si possono chiudere con grande facilità. Il sofware ha una discreta dotazione di partenza, tra applicativi per l’ufficio (compresi i formati di Office), per la multimedialità e per la connettività. Il resto lo si potrà scaricare a breve- gratuitamente e non – direttamente dal web grazie all’Ovi Store.
Resta da capire come e quanto questo smartphone/internet/tablet impatterà col mercato (in Italia è in vendita a 599 euro). Non è un telefono per le masse, s’intende. Ma dà l’idea di rappresentare il futuro della Nokia, almeno se parliamo dei suoi prodotti di fascia alta. Dalla casa finlandese dicono che no, Symbian resterà il sistema operativo dei suoi prodotti di punta, ma la strada appare tracciata. Soprattutto quando Maemo, già promettente, sarà diventato adulto. “Questo sistema operativo è nato per dare le capacità di un computer a un dispositivo mobile”, ci ha spiegato Janne Heikkinenen, responsabile del progetto Maemo. “Symbian è il sistema dei nostri smartphone e così sarà anche in futuro. Con Maemo guardiamo a un segmento particolare di mercato. L’idea è di creare un un nuovo tipo di dispositivo che si piazza tra gli smartphone e i laptop”. Continua Heikkinenen: “La chiave di tutto è il multitasking: grazie al suo cuore Linux che dona flessibilità al sistema, l’N900 è capace di fare tante cose contemporaneamente senza soffrirne. La navigazione, con il browser Mozilla, è un’esperienza del tutto nuova. Questo oggetto è stato pensato per appassionati di tecnologia, il tutto con un interfaccia davvero nuova e amichevole. In un anno cosa succederà? Non saprei dirlo. Di sicuro abbiamo molta fiducia nelle straordinarie potenzialità che abbiamo a lavorare con standard aperti. Chissà, questo prodotto allora potrebbe avere un pubblico molto più ampio di quanto si possa ora immaginare”.
Fonte: repubblica.it