Entrambe battagliano per la quarta piazza del mercato della telefonia mobile, una nel segmento degli smartphone, l’altra nel computo globale dell’industria dei cellulari. Htc e Sony Ericsson sono quindi in cerca di conferme e nella condizione di dover mettere sul tavolo prodotti che possano tener testa alla concorrenza, per esempio a quella Motorola che scommettendo su Android vuole tornare ai fasti di un tempo, quando era il secondo vendor al mondo di telefonini. Proprio il sistema operativo di Google è stato al centro degli annunci della casa taiwanese, che non ha comunque rinunciato, come era lecito aspettarsi, a ribadire che il proprio impegno su Windows Mobile è sempre forte e convinto.
Al Mobile World Congress, Htc ha però presentato le sue nuove gemme, gli smartphone Legend (che verrà personalizzato da Vodafone con i servizi Internet 360 pre-caricati) e Desire, sotto il cappello di Android e di quella interfaccia utente, Sense, che la società considera una componente fondamentale della propria offerta. Personalizzare l’esperienza d’uso del telefonino, navigare più comodamente sullo schermo touch, facilitare le interazioni dell’utente con i suoi contatti (via social network in modo particolare ma anche tramite chat e mail), mettere a disposizione strumenti all’avanguardia per l’intrattenimento digitale e per l’accesso alle informazioni disponibile in Rete: questo il valore aggiunto su cui scommette Htc. Quanto ai nuovi terminali, che arriveranno sul mercato europeo a partire da marzo i loro punti di forza annunciati sono, oltre alla versione 2.1 Android e la nuova interfaccia Sense, gli schermi a tecnologia Amoled ad alta risoluzione da 3,2 e 3,7 pollici rispettivamente, il joystick ottico avvolto da un sottile tasto, il design raffinato con scocca in alluminio (prerogativa del modello Legend con Vodafone) e il processore Snapdragon da 1 Gigahertz di Qualcomm (peculiarità del Desire).
Quanto a Windows Mobile, Htc ha confermato i piani per lanciare entro la fine del 2010 una nuova generazione di dispositivi (il primo di questi dovrebbe essere il Touch Diamond 3), basati sulla versione 7 del sistema operativo di Microsoft, puntando ovviamente su contenuti Web e applicazioni, giochi (quelli di Xbox Live) e multimedialità (i video e la musica di Zune). Su Windows (versione 6.5 però) è anche basato l’Htc Hd mini, smartphone multimediale mutuato dal modello Hd2 già in commercio e rivisto in formato ultra compatto. Android e Windows a braccetto dunque, questa la strategia del costruttore di Taiwan ribadita a chiare lettere a Barcellona dai suoi vertici. E se mai ci fossero dubbi che il concetto di offerta multipiattaforma sia controproducente ecco che nel catalogo Htc entrerà dalla primavera anche la famiglia Smart, smartphone touch di semplice utilizzo e con costi da “mass market” che all’interfaccia Sense abbinerà la piattaforma aperta Brew Mobile di Qualcomm.
Anche in casa Sony Ericcson è ancora d’attualità l’idea di servirsi di diverse piattaforme operative, Symbian e Windows Mobile nella fattispecie, corredate da software sviluppati in proprio come Co-creations, piattaforma on line per personalizzare – creando e pubblicando in proprio contenuti digitali – l’entertainment via cellulare. Quanto ai nuovi terminali, rigorosamente touchscreen, proposti in vetrina – i Vivaz pro e gli X10 mini e X10 mini pro – e disponibili sul mercato nel secondo trimestre del 2010, Sony Ericsson li ha messi in mostra rimarcandone per l’appunto l’avanzata esperienza d’uso in fatto di messaggistica (social network ovviamente compresi) e intrattenimento. A prescindere dalla piattaforma su cui sono stati realizzati. Il Vivaz, che sfrutta le peculiarità di Symbian Os, sfoggia un design decisamente alla moda dove trovano posto una tastiera Qwerty e un display tattile da 3.2 pollici in formato 16:9.
Quanto ai due modelli Xperia mini, invece, il produttore ne ha enfatizzato le peculiarità di “communication entertainment device” e le capacità di combinare le funzionalità legate ad Android (i servizi e le applicazioni Web di Google) a quelle di una piattaforma proprietaria personalizzabile appositamente sviluppata per terminali ultra compatti. Il tutto condito da una tastiera Qwerty, la filosofia di design “human curvature” introdotta per la prima volta dal Sony Ericsson Xperia X10 o attributi irrinunciabili come la fotocamera da 5.0 megapixel.
Fonte: ilsole24ore.com