Rinviata la marcia nuziale di Mendelssohn che avrebbe sancito le nozze tra i chip Atom di Intel e gli smartphone. Ma nessuna rottura definitiva, solo una pausa di riflessione. Lo ha annunciato Intel per bocca del suo amministratore delegato Paul Otellini, che ha accusato i consuoceri: i produttori di smartphone, infatti, hanno finora dimostrato troppo nei confronti della loro creatura, preferendo continuare l’idillio quasi ventennale con gli Arm.
Il motivo è quanto mai venale: uno smartphone con processore Atom (il primo sarà il GW990 di LG, nella foto qui sopra) avrà un prezzo oggi considerato quasi fuori mercato: sui 1.000 dollari. Ed è ben vero che l’Atom consente di gestire un display da 4,8 pollici con rapporto di 2,134:1.
Ma il rapporto qualità prezzo in questo momento gioca ancora a favore dei più economici processori Arm che, anche arrivando a 1 GHz di frequenza, riescono sempre a mantenere il prezzo finale dello smartphone sui 350 dollari, se non meno.
Nessuna rottura, comunque, ci tiene a ribadire Intel. Lasciamo tempo al tempo e il costo del processore Atom non potrà che calare nel tempo, mentre aumenteranno le aspettative dei clienti verso chip più potenti. Se le nozze Atom/smartphone quest’anno non s’hanno da fare, vedremo il prossimo anno. Certamente il corteggiamento continua…
Fonte: cellulare-magazine.it