UNO STATO membro dell’Unione europea può imporre agli operatori di fare offerte Adsl senza linea telefonica: l’ha stabilito pochi giorni fa la Corte di Giustizia UE, nel merito di un caso di un operatore polacco. Una sentenza che ha ricadute su tutti i Paesi degli Unione e che da noi riapre una vecchia ferita, nell’animo di utenti e consumatori: quella delle Adsl senza telefono. Possibili sì, in Italia, ma molto care: più delle Adsl con linea telefonica. Deludono così le speranze di chi vorrebbe risparmiare, sul costo della linea, prendendo un’offerta con solo l’Adsl.
“La possibilità di avere l’Adsl senza telefono, rimarcata dalla Corte di Giustizia Ue, non è garantita davvero in Italia, perché costa troppo”, dice a Repubblica.it Marco Pierani, responsabile dei rapporti istituzionali per Altroconsumo. È una possibilità fittizia, insomma. L’associazione ora sta meditando di riaprire il dibattito sugli alti costi delle Adsl senza telefono, note in gergo tecnico come Adsl Nude (“Naked Adsl”). Sui siti degli operatori non sono indicate così, però, ma al solito appaiono dopo che l’utente ha indicato di non avere (e non volere) una linea telefonica. Così, può scoprire che Tiscali fa pagare 32,83 euro al mese l’Adsl senza telefono, con un rincaro di 12,88 euro rispetto alle Adsl (di pari caratteristiche) attivate in case dove c’è una linea.
L’utente risparmia quindi solo poco più di tre euro, rispetto alla somma tra canone Telecom (16,08 euro al mese) e Adsl (19,95). Il paradosso è che costa ancora meno l’offerta Tiscali con Adsl, linea e telefonate incluse (al solo scatto alla risposta): 29,95 euro al mese, senza canone Telecom. Hanno questo stesso costo analoghe offerte Wind (29,95 euro al mese) e Tele2 (29,90).
Fastweb ha un’offerta con solo la banda larga, Joy, a 29,90 euro al mese: senza telefonate, ma con l’Adsl 20 Megabit (contro gli 8 Megabit dei concorrenti), più 10 ore mensili di internet mobile. Può essere interessante quindi per chi non vuole telefonare ed è interessato a una 20 Megabit e a navigare un po’ in mobilità. Non si può dire però che Joy permetta di risparmiare, rispetto alle offerte Adsl con linea telefonica. La situazione non cambia con gli altri operatori. Telecom ha Alice Casa Internet, senza linea telefonica tradizionale, a 37 euro: ancora una volta, nessun risparmio per chi rinuncia al telefono. Tra l’altro quest’offerta è scomparsa dall’home page di Telecom Italia. L’operatore conferma a Repubblica. it però che è ancora attivabile.
C’è poi un pugno di operatori minori che offrono Adsl senza telefono (Ngi, SìPortal, MC-link), ma a canoni nettamente più alti; in cambio garantiscono una banda minima (quindi un certo livello di qualità). Riassumendo: l’Adsl Nuda può convenire solo a chi non telefona mai da rete fissa e vuole avere maggiore qualità Adsl (con Fastweb a 20 Megabit o con gli operatori che danno una banda minima garantita). È interessante anche per quel 45 per cento circa di popolazione che non è raggiunto dalle reti dirette (unbundling) di nessun operatore. In questo caso, infatti, il mix Adsl + telefono dei principali operatori alternativi non costa più 29,95 euro al mese, ma 34,95. Anche Joy di Fastweb, fuori dalla sua rete, subisce però un rincaro di 5 euro. Solo in questi casi torna competitiva l’Adsl Nuda di Tiscali, anche se il risparmio è ridotto (2 euro al mese).
I costi addizionali per l’Adsl Nuda nascono da una delibera Agcom del 2006 secondo cui gli operatori devono riconoscere un canone addizionale a Telecom, in caso di Adsl attivate nelle case senza linea. Questo canone viene poi ribaltato sull’utente finale. Il punto è che Telecom comunque ha costi di manutenzione del doppino telefonico, dove è attiva l’Adsl, e quindi ha diritto a un compenso. Gli operatori alternativi hanno sempre sostenuto però che quest’ultimo era più alto rispetto ai reali costi sostenuti da Telecom. “La sentenza della Corte di Giustizia ci offre l’opportunità di chiedere ad Agcom di riconsiderare questi costi per scoprire se sono giustificati”, dice Pierani.
Fonte: repubblica.it