Lo spunto arriva da uno studio della società di consulenza Deloitte Consulting che prevede che entro il 2010 le vendite di smartphone tocchino quota 400 milioni di pezzi, su base mondiale, superando così le vendite dei Pc (portatili e desktop) per arrivare poi, nel 2012, a quota mezzo miliardo di pezzi.
Così, in pochi anni abbiamo assistito al sorpasso del notebook ai danni del Pc desktop e al sorpasso dello smartphone ai danni di entrambi, desktop e computer portatili. Altro spunto interessante è che, sempre secondo Deloitte, la ricerca diventerà entro la fine dell’anno la quinta funzionalità più utilizzata su uno smartphone, dopo le chiamate, gli sms, l’agenda e la navigazione. E, ci chiediamo, ci sarebbe altro da fare con uno smartphone? Al limite chattare, ma giocare, vedere un film? Magari anche no.
La nostra vita, e soprattutto il nostro lavoro, diventano così definitivamente mobili, portatili, li avremo sempre con noi, con i pro e i contro di ciò che questo comporta. Un computer, ormai, è un aggeggio che sta nel taschino della giacca, capace di una potenza di calcolo (un processore da 1 GHz di frequenza di clock) impensabile soltanto cinque anni fa per un desktop. E ci permette di essere always on ovunque, di avere tutti i contatti i mano, di trovare la strada e, alla fine, qualsiasi cosa.
E fin qui, tutto bene. Assistiamo, in effetti, a una equa distribuzione delle funzionalità di un elaboratore connesso che variano a seconda del mezzo. O meglio, a seconda delle dimensioni del suo schermo, caratteristica imprescindibile. Perché è tutta qui la differenza, nello schermo, e il motivo per cui i desktop e i notebook continueranno ad aver senso di esistere.
Deloitte ci dice che la ricerca sarà la quinta funzionalità più utilizzata su uno smartphone. Ma sarà una ricerca molto “light”, a meno che non si abbia una vista bionica. Finalizzata a soddisfare una curiosità minima, superficiale, poco approfondibile: “qual è il nome di quella attrice?”, “il numero di telefono di quel ristorante, così lo chiamo direttamente”, un Rss delle ultime notizie, cos’è successo, dove, quando ma senza un perché.
Non c’è spazio fisico ma soprattutto non c’è tempo per un perché. Se lo vorrò sapere approfondirò sul Pc di casa o, ancora meglio, sullo schermo della mia Lcd Tv. Se lo vorrò. E probabilmente, una volta tornato a casa non lo vorrò più.
Così come i Pc sono destinati a una nicchia, i gamers in primis ma anche quelli che leggono, e non si limitano a guardare, e che scrivono, così i netbook e i laptop, per quelli che leggono veramente e che scrivono, gli smartphone diventano lo specchio perfetto dell’uomo moderno che non sente il bisogno di fermarsi un attimo a chiedersi perché.
Fonte: lastampa.it