Quando inizi a tirare fuori le analisi di mercato vuol dire che devi convincere qualcuno, te e il mondo, che il tuo prodotto è vincente. E qualcuno lì a Mountain View deve essere alquanto preoccupato, non tanto per le vendite dello smartphone Nexus One e dei suoi problemi legati al nome ma, piuttosto, dall’ansia di prestazione della piattaforma Android.
In questi giorni è stato reso pubblico un report realizzato da AdMob, azienda di acquisita da Google a novembre del 2009 per 750 milioni di dollari, che ha l’ingrato compito di mantenere le promesse di enorme sviluppo del mobile advertising, la pubblicità veicolata attraverso il telefono cellulare.
Cosa dice il report? Che Android sarà l’unica piattaforma mobile in grado di dare del filo da torcere all’iPhone di Apple. Secondo i dati di Google, pardon AdMob, capace di monitorare quale piattaforma utilizza un utente inserito nel panel, la piattaforma dell’iPhone ha circa il 50% di share nel mercato dei sistemi operativi, segue Android con il 24% e un tasso di crescita molto più alto dei concorrenti, poi Symbian, 18%, il BlackBerry di Rim e il Windows Mobile di Microsoft.
Google, pardon AdMob, tiene a specificare che questi sono i dati in loro possesso e, per come sono rilevati, è corretto che differiscano dai dati di vendita forniti dagli analisti “indipendenti”. Quali siano più veritieri Google, pardon AdMob, non lo specifica. Google, pardon AdMob, ricorda che nel febbraio 2010 l’Apple iPhone aveva il 44% in discesa libera rispetto al 55% di novembre 2009 mentre, nello stesso tempo, Android cresceva dal 27 al 42%. Poi Google, pardon AdMob, ricorda che le vendite degli iPhone si sono bloccate al 50% di market share, cosa non solo prevedibile ma già ampiamente registrata dagli altri analisti.
E infine Google, pardon AdMob, non perde occasione di ringraziare i partner come Htc che hanno contribuito a questa crescita repentina. Infine, forse il dato più interessante e meno scontato, Google, pardon AdMob, segnala che nel febbraio 2010 attraverso gli smartphone è veicolato il 48% del traffico pubblicitario totale, con un incremento del 13% rispetto all’anno precedente. A questo si aggiunge un decremento dal 58 al 35% del corrispondente traffico su telefonino non smartphone.
Ecco, il senso della ricerca è tutto qui: Android+AdMob=$ (per Google). Allora, osserviamo, quando si tratta di fare soldi non ha importanza che si vada a lavoro in giacca e cravatta o in sneakers e t-shirt, o no?
Fonte: lastampa.it