A quanto pare una nuova vittoria per tutti gli utenti in possesso di una rete di telefonia fissa, difatti come stabilito dal Giudice di pace di Bari con sentenza n. 801/10, il mancato corretto inserimento dei dati dell’utente all’interno dell’elenco telefonico, comporta quello che in termini di legge viene definita “Inadempienza Contrattuale”, soggetta perciò a risarcimento da parte della società che rislta essere, appunto, inadempiente.
Dopo una serie di denunce e reclami pervenuti alle associazioni dei consumatori di tutta Italia, ecco che finalmente si pronuncia la Giustizia, annunciando ai consumatori che il gestore telefonico dovrà prevedere una sorta di indennizzo volto a compensare il danno subito dall’utente.
Pertanto le due mensilità del canone previste dall’art. 28 dalle Condizioni generali di abbonamento, una volta accertata la responsabilità di inadempienza, dovranno costituire un vero e proprio rimborso.
Di conseguenza consigliamo a tutti i consumatori che hanno subito perdite o danni derivanti da un mancato o scorretto inserimento dei propri dati all’interno dell’elenco telefonico, di dare il via ad un’azione legale che miri a conclamare l’imputabilità al gestore telefonico con relativo risarcimento in termini monetari.
Come si enuncia anche dalla sentenza, si determina che l’utente attoe dell’azione legale, non era facilmente individuabile sull’elenco telefonico a causa dell’errata qualificazione professionale, perciò seppure risulta difficile stimare con certezza le perdite subite, Il danno resta comunque certo nella sua esistenza, quindi quand’anche risulti impossibile calcolare il preciso ammontare del disavanzo, può essere uqualmente liquidato dal giudice con valutazione equitativa.