Dopo 10 anni di studi, analisi e ricerche condotte su oltre 13.000 persone di 13 paesi diversi, sembra che Interphone (la ricerca voluta dall’Organizzazione mondiale della Sanità) non sia giunta ancora ad una risposta chiara rispetto al possibile esistente nesso tra lo sviluppo di tumori celebrali e l’uso del telefonino.
Lo stesso direttore della ricerca ha ammesso, con non con poco rammarico, che al momento non è possibile escludere con certezza che non vi sia alcun legame tra l’incidenza tumorale sempre più alta nella popolazione, e l’uso sempre più massiccio di dispositivi e telefoni cellulari, e si sbilancia affermando che per avere risposte maggiormente eloquenti bisogna spostare l’asse della ricerca soprattutto sui giovani, perché sottoposti sin dall’infanzia alle onde elettromagnetiche e perché target per eccellenza nella diffusione dei telefoni cellulari.
Ricordiamo che Interphone rappresenta uno dei studi più grandi e approfonditi mai condotti a livello epidemiologico, tanto che i risultati raggiunti sono stati pubblicati sull’International Journal of Epidemiology.
Lo studio in questione è stato portato anche in Italia, sotto la direzione dell’Istituto Superiore di Sanità che ha studiato attentamente liomi, meningiomi e neoplasie del nervo acustico e delle ghiandole salivari, cercando di indagare un possibile nesso con l’utilizzo dei telefoni cellulari.
Per ora, quindi, sembra non essere giunti ad una risposta chiara e convincente, ancora una volta noi consumatori siamo lasciato nel dubbio e nell’indeterminatezza, proprio per tale motivo un po’ di prevenzione non guasterebbe, ecco perché in attesa che arrivino risultati inconfutabili è bene cercare di evitare un uso smodato dell’apparecchio e prendere sempre alcune utili precauzioni come l’uso degli auricolari e spegnerlo sempre la notte, soprattutto se si ha l’abitudine di poggiare il cellulare sul comodino!
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