A quanto pare è proprio vero, il Governo non sembra proprio guardare con positività al web e a dimostrarlo una serie di leggi e decreti emanati in appena 5 anni e che evidenziano una sorta di diffidenza nei confronti del mezzo che, da alcuni esponenti parlamentari sembra essere giudicato quasi pericoloso, tanto che il giornalista Federico Mello ( ilfattoquotidiano.it) parla di una vera e propria volontà pratica di non favorire l’espansione della rete.
Si parte così dal famoso decreto Pisanu varato nel Luglio 2005 e fortemente voluto dal ministro dell’Interno di allora insediatosi nel Governo Berlusconi, provvedimento richiesto in un contesto sociale molto preoccupato dall’attentato nella metropolitana di Londra.
Si trattava di un vero e proprio pacchetto “anti-terrorismo” che in tutto o in parte ha favorito una stagnazione nel processo evolutivo delle reti Wi-Fi compresa la diffusione degli hotspot per connettersi alla Rete in modalità wireless.
Dopo qualche anno, arriva nel 2007 la prima proposta di legge chiaramente indirizzata alla libera esposizione di pensiero dei blogger, come firmato da di Ricardo Franco-Levi, l’allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio sotto stante al Governo Prodi.
Si tratta quasi di una vera e propria filosofia politicamente votata ad ostacolare la riuscita di un mezzo che, oggigiorno, è diventato a dir poco indispensabile.
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