PosteMobile continua a sorprenderci con la presentazione di ulteriori offerte e novità per tutti i clienti interessati al mercato business,quindi dedicate ai possessori di Partita IVA e alle Piccole e Medie Imprese.
La prima novità riguarda il Piano prepagato Poste Mobile UFFICIO “4X4”, con tariffazione calcolata al secondo effettivo di conversazione.
Questo piano tariffario, non essendoci Tassa Governativa, permette di effettuare chiamate su tutti i numeri di rete fissa e mobile nazionale a soli 4 cent/min e di inviare SMS verso tutti i numeri mobili nazionali a 9 cent/SMS con un canone mensile di 4€ per ogni SIM acquistata entro il 31 dicembre 2010. E’ previsto uno scatto alla risposta di 12 centesimi.
Ma le novità non sono finite quì, c’è l’Opzione “TELEFONO FACILE”: viene data la possibilità di scegliere uno dei cellulari a catalogo, riceverlo direttamente al domicilio indicato nel contratto, pagare un piccolo anticipo in contrassegno e saldare il costo residuo in 24 rate mensili e senza interessi. Le rate saranno addebitate su un Conto BancoPosta indicato dal cliente. L’opzione “TELEFONO FACILE” può essere sottoscritta solo contestualmente all’attivazione di una nuova SIM PosteMobile.
L’ultima novità delle promozioni PosteMobile Business è “ZERO RATA”, l’offerta che restituisce come credito telefonico la rata mensile pagata per l’acquisto del cellulare Samsung S5620 Halley EVO. E’ possibile aderire acquistando una SIM PosteMobile entro il prossimo 31 ottobre 2010, sottoscrivendo il piano “PM Ufficio” o “PM Ufficio Più” e attivando contestualmente l’Opzione Telefono Facile per l’acquisto del terminale. Basterà effettuare solo 1€ al mese di traffico telefonico nazionale, per ricevere il bonus di traffico pari alla rata mensile prevista per l’acquisto del telefono (5 €). l bonus di ricarica verrà accreditato nel mese successivo e dovrà essere utilizzato nell’arco del mese di erogazione. La promozione non è compatibile con l’opzione “Conto Unico” e con la Promozione “Passa a PosteMobile”.
Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.