Arrivano sanzioni per una serie di gestori che non rispettano le leggi del mercato. L’AGCOM, il Consiglio nazionale per le garanzie nelle telecomunicazioni, ha comminato una serie di ammende a quei gestori irrispettosi di alcune leggi, per un ammontare complessivo di ben 600.658 euro. Nell’occhio del mirino la Telecom che ha ricevuto una multa di ben 400.000 euro, vista l’attivazione di servizi Adsl non richiesti che gli utenti si ritrovavano sulla loro bolletta, senza essere avvisati.
In un caso vi è anche la fatturazione per un acquisto di contenuti via Internet, Alice pay.
Sembra giusto che se vengono effettuate delle violazioni a danno dei consumatori, questi debbano essere in qualche modo risarciti.
Un altro operatore colpito è la Vodafone che ha violato le norme a favore della trasparenza del piano tariffario e consumo telefonico e per il mancato avviso del superamento di del tetto massimo di traffico effettuabile, in relazione ad una tariffa per navigazione in Internet.
Opitel-Tele (gruppo Vodafone) tu sanzionata per 58.000 euro per costi troppo alti dei diritti di recesso, in relazione alla “legge Bersani”.
Stessa cifra per la Fastweb sanzionata per attivazione di servizi non richiesti. 10.000 euro comminati all’operatore QCOM per omesso invio alle Autorità dello schema aggiornato della Carta dei Servizi. Infine Nettare s.r.l. sanzionato per non aver ottemperato ad un provvedimento temporaneo dalle autorità del Friuli Venezia Giulia.
Abbiamo più volte ribadito la necessità di essere chiari e trasparenti, nei costi, nelle tariffe e nelle opzioni: il consumatore sempre più spesso si trova a doversi districare in un percorso “infernale” per poter comprendere bene cosa sta acquistando. Senza contare il fatto che a volte ci ritrova attivati dei servizi mai richiesti.
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