Nel corso del 2010 le società Beetween ed Epitiro Technologies hanno pubblicato il rapporto sull’Italian Broadband Quality Index.
L’indagine, condotta sulla base dei dati rilevati nel corso del mese di gennaio 2010, ha preso in esame le prestazioni di circa 11.400 collegamenti broadband distribuiti tra le grandi aree metropolitane, le città e le aree rurali della penisola italiana, per un totale di oltre 120.000 test.
Né è venuto fuori che le prestazioni effettive delle connessioni broadband italiane sono pari a circa il 55% della velocità massima pubblicizzata dal provider.
La notizia di questi giorni, però, lascia presagire un miglioramento in tal senso e, forse, finalmente si inizierà a vedere uno spiraglio di luce in tutte quelle zone d’Italia in cui la connessione a banda larga è ancora solo un miraggio.
Infatti Sergio Chiamparino (presidente dell’Anci) e Romano Righetti (Vice Direttore Generale della Wind) hanno firmato un Protocollo d’intesa per agevolare lo sviluppo di tutta l’infrastruttura (servizi e reti) della banda larga e ultra larga su tutto il territorio italiano. Tale protocollo serve a sancire procedure molto più snelle con cui interagire con ogni amministrazione comunale, per favorire l’uso di tecnologie innovative e che hanno un basso impatto ambientale.
La speranza è che questo sia reale e concreto, infatti riuscire ad avere una copertura nazionale di qualità porterebbe molti vantaggi, primo fra tutti lo sviluppo di aziende e la relativa crescita delle opportunità di lavoro, inoltre migliorerebbe la qualità della vita mettendo a disposizione strumenti avanzati.
Wind sta lavorando in modo da far crescere la collaborazione tra l’azienda e i Comuni italiani e far aumentare i progetti tecnologici presso le Comunità Locali.
L’Anci vede questo documento come strumento che favorisce lo sviluppo economico dei Comuni mediante la realizzazione di reti di nuova generazione.
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