Sembra essere finalmente arrivato il momento dei Windows Phone, i telefonini di Windows che vogliono provare a combattere lo strapotere di Apple e di Android. Per i suoi device come sappiamo Microsoft ha puntato molto su Nokia, ma non è l’unica casa produttrice che avrà il questo nuovo sistema operativo.
Tra le più note sicuramente HTC, il produttore di Taiwan che si è qualche modo sentito tradito da Android che invece punta sempre più su Samsung . Ad esprimere tutto il proprio interesse per il sistema operativo mobile di Microsoft è Peter Chou, amministratore delegato di HTC
“HTC è impegnata più che mai nel supporto a Windows Phone. Siamo entusiasti di portare sul mercato nuovi telefoni con Windows Phone 8 entro la fine dell’anno. Con l’introduzione di Windows Phone nel 2010, Microsoft ha avviato un nuovo ecosistema mobile potente con una user experience originale e al tempo stesso facile da usare”.
HTC sarebbe quindi pronta a lanciare tre device molto interessanti, che vanno a toccare tre tipi i pubblico molto diversi. Il primo è uno smartphone di fascia bassa, così detto entry level dal nome ‘Rio’ caratterizzato da un display da 4 pollici con risoluzione WVGA e un processore Snapdragon S4 dual-core con 512 MB di RAM, Tra gli altri strumenti troviamo la fotocamera da 5MP e il supporto della rete HSDPA fino a 14.4 Mbps.
’Accord’ sarà invece il device che occuperà la fascia medio alta; dotato di processore Qualcomm dual-core con 1GB di RAM, lo smartphone si presenta con un display da 4.3 pollici con risoluzione di 720p, mentre la fotocamera avrà una risoluzione da 8MP. Il Top gamma è invece lo ‘Zenith’, smartphone che andrà a scontrarsi con il nuovo Samsung Galaxy S III. Dotato di Display Super LCD2 da 4.7 pollici con risoluzione a 720p. Il cuore del telefono sarà dato da un processore Qualcomm quad-core con fotocamera da 8MP e supporto della rete HSDPA.
Altra società che sembra puntare molto sul nuovo sistema di Microsoft è la cinese Huawei pronta a produrre smartphone e tablet. La società è pronta a lanciare i prodotti non solo nei mercati asiatici ma anche in Europa, Cina e Stati Uniti entro la fine dell’anno.
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