Armati come sono di uno o piu’ cellulari, gli italiani disertano le sempre piu’ rare cabine telefoniche e ben tre famiglie su 10, anche per ragioni economiche, non hanno il telefono fisso in casa. Lo rivelano gli ultimi dati dell’Autorita’ per le tlc, contenuti nella relazione al Parlamento.
Nel 2008 sul filo dei telefoni pubblici sono passati solo 200 milioni di minuti di conversazione (-35% rispetto al 2007): un’inezia, rispetto ai 112 miliardi di minuti del totale della telefonia fissa e ai 109,8 miliardi di minuti di quella mobile. La flessione della telefonia pubblica, che va avanti da anni, rientra nel generale e progressivo abbandono della telefonia fissa a tutto vantaggio dei cellulari.
Lo scorso anno, infatti, il traffico telefonico sul vecchio telefono col filo e’ stato pari a 112,2 miliardi di minuti, in calo del 6,2% rispetto ai 119,7 miliardi del 2007. Il fisso si usa sempre meno per le chiamate locali (52 miliardi di minuti, -3,8%), per quelle internazionali (4,7 miliardi, -0,5%) e verso le reti mobili (14,9 miliardi, -5,9%), ma anche per collegarsi a Internet in modalita’ dial-up (-28,8%), a tutto vantaggio della larga banda.
L’unica voce in crescita e’ quelle delle chiamate nazionali (+2,1% a 30,1 miliardi di minuti): secondo l’Autorita’ il fenomeno e’ l’effetto della diffusione di modalita’ di pricing con tariffazione unica per tutte le chiamate su rete fissa: locali, nazionali e long distance. Il 30% delle famiglie, del resto, non ha in casa il telefono fisso. Il dato, avverte l’Autorita’, presenta anche una significativa variabilita’ regionale, che sembra dovuta soprattutto a ragioni economiche: nelle regioni del Nord e del Centro la penetrazione si aggira sul 70-75% (con un valore massimo del 77% in Liguria), mentre nel Mezzogiorno il livello medio scende al 55-60%, con un picco negativo in Calabria (55%).
Molte delle telefonate che una volta di facevano da casa, insomma, adesso si fanno dal cellulare: nel 2008, i miliardi di minuti che gli italiani hanno trascorso al telefonino sono stati 109,8, contro i 98,2 del 2007 (+11,8%). Un popolo di cellulari-dipendenti, insomma, che sempre piu’ spesso indirizza le telefonate verso utenti appartenenti al proprio stesso operatore. Si tratta del traffico ‘on net’, che copre addirittura il 58,2% (63,9 miliardi di minuti, +14,4%) del totale, “a testimonianza delle strategia degli operatori volte a incentivare, attraverso specifiche modalita’ di pricing, l’effetto ‘community’ dei propri abbonati, favorendone in tal modo le comunicazioni sulla propria rete”.
Fonte: rainews24.rai.it