L’eredità di Steve Jobs è decisamente dura da sopportare. Ancora di più se la concorrenza di Samsung, combattuta a suon di prodotti ma anche di querele, si sta facendo pesante. Ecco perché in questi giorni si sono moltiplicate le voci che vorrebbero un addio di Tim Cook, il CEO che ha sostituito il fondatore della Mela.
Gli analisti prevedono che dopo un doppio lustro di utili netti, per la prima volta Apple presenterà questa volta un bilancio in negativo, soprattutto alla luce della flessione fatta registrare dal suo titolo in Borsa, anche preda dei soliti giochi di potere. Così la rivista economica Forbes prevede uno scenario nel quale i vertici di Apple stiano già cercando un sostituto per chi ha dovuto sostituire un genio come Jobs.
In effetti sono tanti i problemi che Apple deve affrontare, a cominciare dagli otto milioni di iPhone difettosi che a marzo sono stati rispediti lo scorso mese alla fabbrica cinese Foxconn che cura l’assemblaggio. Sia China Business che China Times, riportando la notizia, questione, non hanno specificato di quali modelli si tratti né soprattutto quali siano i problemi in questione, ma si parla già di un mancato affare per Foxconn pari a 260 milioni di dollari (circa 220 milioni di euro) unito al calo di immagine per Apple.
E così si cercano soluzioni per il futuro. La prima è quella di stimolare gli acquirenti con possibilità nuove come quella che offre l’inedito tasto ‘Scarica dopo’ che è stata introdotta sulla versione mobile dell’iTunes Store anche in Italia. In pratica tutti coloro i quali acquistano un contenuto in mobilità,
e non si accorgono delle sue dimensioni notevoli, potranno successivamente farlo a casa o in ufficio, quando saranno coperti da rete Wi-Fi. Quindi materialmente l’acquisto viene effettuato subito ma verrà bloccato per essere ripristinato successivamente. Il contenuto quindi verrà aggiunto alla cronologia degli acquisti e risulterà accessibile attraverso il Cloud di iTunes.