Le vendite globali di cellulari hanno continuato a scendere tra aprile e giugno, con un rallentamento però rispetto al trimestre precedente, grazie al calo dei prezzi che ha spinto la richiesta di smartphone.
A dirlo oggi è la società di ricerca Gartner, spiegando che le vendite di telefonini sono scese del 6% nel secondo trimestre a causa della crisi globale, e aggiungendo di aspettarsi che il mercato cali del 4% quest’anno.
Nel periodo gennaio-marzo, l’industria del wireless ha visto il suo trimestre più debole di sempre, con le vendite ai consumatori calate del 9%.
“Le cose si stanno stabilizzando riguardo alla domanda”, spiega l’analista di Gartner Carolina Milanesi.
Malgrado il rallentamento del mercato, le vendite degli smartphone sono invece cresciute del 27% anno su anno nel trimestre, spinte dai prezzi economici di telefoni come il primo modello touch-screen di Nokia, il 5800, che rende disponibili funzioni avanzate ad un prezzo tra i 200 e i 300 euro.
Gli smartphone vantano molte delle funzionalità dei computer, offrendo servizi come le e-mail e la navigazione su Internet.
“Il punto è: quanti soldi i consumatori sono pronti a spendere con il miglioramento dell’economia. Il mercato è cambiato per sempre relativamente ai prezzi?”, si chiede Milanesi.
Gartner sostiene che il principale produttore di telefonini, Nokia, abbia aumentato la sua quota di mercato di smartphone al 45%, spinta dai suoi modelli più economici, dopo che il suo modello di alta gamma N97 è stato accolto con poco entusiasmo.
Nokia ha venduto solo 500.000 N97 a giugno, contro il milione di pezzi di iPhone 3G S venduti solo nel primo week-end dello stesso mese da Apple, spiega Gartner.
Dei primi cinque produttori sul mercato, Sony Ericsson ha visto il calo più brusco nelle vendite dal primo trimestre, cosa che ha diffuso speculazioni su una possibile rottura della joint venture.
Fonte: It.reuters.com