La recessione mondiale si fa sentire anche nel settore dei cellulari, solo fino a qualche mese fa un comparto in crescita costante. Secondo uno studio dell’istituto Gartner che fotografa l’attuale stato del comparto della telefonia mobile, la crisi fa rallentare il processo di sostituzione dei telefoni cellulari, sia sui mercati maturi che in quelli emergenti
Si salvano solo i cosiddetti smartphone, i telefoni-computer tascabili che stanno prendendo sempre più piede. Infatti nel trimestre gennaio-marzo l’industria nel suo complesso ha vissuto il periodo più debole di sempre, con un calo del 9% delle vendite a livello mondiale, sceso però nel trimestre successivo, a un calo del 6%. Ma la richiesta dei supercellulari è invece cresciuta del 27% e nel mondo nel periodo aprile-giugno sono stati venduti 286,1 milioni di telefonini, di cui 40,9 milioni di smartphone.
La spinta a questi tipi di cellulari, un ibrido tra un telefonino e un netbook, è stata spinta, sempre secondo la Gartner, soprattutto dai modelli più economici. Il 5800 di Nokia è lo smartphone che ha riscosso il maggiore successo planetario, mentre l’N97 ha invece venduto mezzo milione di pezzi a giugno contro un milione di pezzi del rivale iPhone 3GS, lo smartphone per eccellenza, andati a ruba in un solo weekend.
Il produttore finlandese tuttavia, si mantiene ben saldo in testa al mercato degli smartphone, incrementando la propria quota di mercato in questo settore al 45%, seguita da Rim, che produce il famoso Blackberry, con il 18,7% ed Apple con il 13,3%, in crescita esponenziale dallo scorso anno quando aveva una quota del 2,8% di mercato.
Nokia resta sempre leader anche nel settore globale dei cellulari con una quota di mercato del 36,8%. Al secondo posto il gruppo Samsung con 19,3% (ma lo scorso anno era al 15,2%), seguito dall’altra sudcoreana Lg, con il 10,7%. Perdono invece fette consistenti di mercato Motorola e Sony-Ericsson, con un calo delle vendite rispettivamente del 47,5% e 41%.
Fonte: Vostrisoldi.it