Gprs, Edge, Umts, touch screen, smartphone, internet mobile, comandi vocali… Negli ultimi anni i principali produttori di telefoni cellulari sono sfidati nella corsa al modello più ricco, sofisticato e tecnologicamente avanzato del mercato, rafforzati dall’ingresso nell’arena di Apple con il suo ammiratissimo iPhone.
Da qualche mese, però, sono numerosi i segnali di una parziale inversione di tendenza: i modelli di fascia alta continuano a proporre nuove funzionalità, ma la competizione si è spostata anche nella fascia bassa.
Complice da una parte la crisi economica, che ha spinto molti utenti anche nei paesi sviluppati a orientarsi verso modelli che siano sì accattivanti ma anche economici, sebbene dotati di tutte le funzioni essenziali e non solo; dall’altra, come ha sottolineato l’annuncio dell’a.d. di Nokia, c’è un enorme mercato da conquistare, quello dei paesi emergenti.
A partire dall’India, attualmente il paese che presenta i maggiori ritmi di crescita nelle vendite di telefoni cellulari, dove ogni mese si registrano 10 milioni di nuovi utenti e ci sono intere aree rurali pressoché “vergini”, terreno fertile per modelli a basso costo da proporre con formule di pagamento rateale.
Naturalmente anche Cina, Vietnam e altri paesi con caratteristiche simili rappresentano ghiotte opportunità per i produttori di dispositivi mobili. Chi riuscirà a conquistare quote consistenti in queste aree avrà probabilmente poco da preoccuparsi per il calo delle vendite in Europa e Usa.
Fonte: Affariitaliani.it