Nell´inchiesta della Finanza di Bari si è accertato che il reclutamento degli studenti ai quali spillare denaro in cambio delle anticipazione sui quiz universitari era gestito principalmente da una persona ritenuta vicina alla presunta “mente”, un rappresentante di prodotti per l´ortodonzia. Gli studenti nel mirino erano soprattutto i figli dei medici.
L’offerta ai “clienti” comprendeva la fornitura di un “palmare” configurato per la connessione ad un account dedicato di posta elettronica, su cui ogni candidato avrebbe ricevuto le risposte alle 80 domande ministeriali.
I palmari venivano nascosti dentro fasce elastiche o nastri adesivi da applicare alle cosce e in entrata e in uscita c´era un programma che cancellava automaticamente i messaggi letti, cosi´ da non lasciar traccia sulla rete.
Fonte: Metropolisweb.it