SIAMO entrati nell’era dell’internet su cellulare. Sono arrivati i primi dati che lo confermano: il 13 per cento degli italiani, circa 6 milioni di individui, ha navigato in questo modo almeno una volta al mese, durante il primo trimestre 2009, dice uno studio Nielsen Online. Adesso la strada è spianata perché il fenomeno diventi di massa. Ed è una sorpresa per chi segue questo settore da anni: sembrano ancora vicini i tempi della grande delusione del wap, costosissimo e molto scomodo da utilizzare.
Eppure, qualcosa è davvero cambiato. Una spinta viene dai social network, ora utilizzati dal 14 per cento degli utenti che navigano sul cellulare. L’anno scorso era solo una nicchia sparuta: il 4 per cento. Merito di Facebook: scelto dall’80 per cento degli utenti di social network in mobilità. I social network sono un punto di svolta, perché in teoria il cellulare è uno strumento a loro congeniale: per essere sempre in contatto con i propri amici, anche quando si è lontani da un pc. Se nella pratica così non è stato (e solo ora le cose cominciano a cambiare), è stato a causa dell’immaturità generale dei servizi di internet in mobilità.
Ma anche su questo fronte le cose stanno migliorando. I cellulari diventano più adatti a navigare su internet (le reti mobili questo passo l’avevano già fatto, con l’Hspa, evoluzione dell’Umts, ma fino al 2008 erano usate quasi esclusivamente con i computer); migliorano le offerte degli operatori mobili, che finalmente si sono decisi a rimboccarsi le maniche per sostenere questo fenomeno.
Molto ancora resta da fare sul piano dei cellulari e delle tariffe, ma la cosa buona è che, per la prima volta, operatori e produttori si sono messi d’impegno per facilitare la vita al navigatore mobile. Vodafone in questi giorni parla di “grande successo” per l’iniziativa Mobile Internet Facebook Edition, con 30 mila iscritti raggiunti in una settimana. È l’offerta, esclusiva per gli utenti Facebook, per permette di navigare sul cellulare a 2 euro alla settimana (dopo la prima, gratuita). Negli stessi giorni, 3 Italia ha lanciato INQ1, il social phone, che permette di accedere a social network e altri siti con maggiore immediatezza e a condizioni più economiche. Entrambi gli operatori, non a caso, fanno leva sui social network e su tariffe più economiche (nel caso di 3, anche su un cellulare ottimizzato a questo scopo), per lanciare l’internet su cellulare.
Tim e Vodafone, inoltre, puntano tanto su i Google Phone (ad oggi, di marchio Htc, ma presto anche Samsung, Acer e Motorola). Come riflettono gli analisti degli osservatori di ricerca Strategy Analytics e Gartner, questi cellulari, dotati di sistema operativo Android (voluto da Google) sono con l’iPhone i primi a essere tutti pensati per la navigazione in mobilità. Hanno schermi ampi, touch, e un browser molto funzionale. Tim ha scelto di cavalcare il fenomeno dedicando ai Google phone una tariffa speciale (“Dream”), la sola che includa, in un canone fisso, il traffico internet fatto con qualsiasi applicazione. Come a dire: con gli altri cellulari, anche gli smartphone classici, eri invogliato solo a navigare sui pochi semplici siti; con questi nuovi, invece, si schiude un’esperienza internet completa. Che cosa manca, quindi, perché la festa dell’internet su cellulare si compia? Soprattutto, che arrivi un esercito di cellulari popolari, di tante marche, ottimizzati per internet.
Anche da Nokia, il cui browser integrato è ormai obsoleto rispetto a quelli Android e iPhone. L’azienda, del resto, sembra puntare adesso più sull’offerta di propri servizi e contenuti, che sulla pura navigazione web, che però gli utenti dimostrano di gradire, se servita nel giusto modo.
Fonte: repubblica.it
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