Una tonnellata di cellulari usati contiene metalli per un valore di 15.000 dollari, e il mondo ha bisogno di regole migliori di fronte alla quantità crescente di apparecchi elettronici da buttare nelle nazioni sviluppate. E’ quanto ha affermato oggi un organismo sostenuto dalle Nazioni Unite. “Un sacco di apparecchi semplicemente finiscono scaricati” nelle nazioni povere, ha detto Ruediger Kuehr, a capo del segretariato di StEP (Solving the E-waste Problem) tra i cui sostenitori figurano agenzie dell’Onu e società come Microsoft e Nokia.
“Processi e politiche che governano il riutilizzo e riciclaggio di prodotti elettronici devono essere standardizzati nel mondo per contenere e invertire il problema sempre più presente dello smaltimento illegale e pericoloso”, dice StEP in un comunicato.
Kuehr sostiene che StEP, creata nel 2007 con sede a Bonn, in un vertice di 15 nazioni questo mese ha messo insieme idee sui modi migliori per ripulire e regolare le esportazioni.
Una tonnellata di telefonini usati – circa 6.000 apparecchi – contiene più o meno 3,5 chili di argento, 340 grammi di oro, 140 grammi di palladio e 130 chili di rame, spiega StEP. La batteria di un cellulare contiene altri 3,5 grammi di rame.
“Valore complessivo: oltre 15.000 dollari secondo i prezzi attuali”, spiega la nota.
Molti prodotti elettronici usati vengono portati in nazioni in via di sviluppo approfittando di norme che consentono l’esportazione di computer e televisori da riutilizzare all’estero, ha detto telefonicamente a Reuters Kuehr.
Il grosso delle esportazioni, però, sono illegali.
Fonte: It.reuters.com