Da oggi a Pisa si discute del futuro della rete, per iniziativa dell’Istituto di informatica e telematica del Cnr. Durante l’Internet Governance Forum Italia, i ricercatori del Cnr hanno detto che l’internet del futuro passerà prevalentemente dai telefonini. Già, ma le telecom se ne sono accorte? Evidentemente si, visto che per andare in rete con il mobile si spendono cifre assurde, inaccettabili.
Nessun operatore propone reali tariffe flat, in assenza delle quali navigare con lo smartphone diventa un lusso. Il numero dei navigatori mobili – si è detto a Pisa – e’ raddoppiato dal 2006 e gli utenti potenziali dell’accesso alla rete con il cellulare sono in crescita esponenziale. Addirittura – ipotizza il Cnr – entro tre anni le connessioni alla rete via cellulare e Wi-Fi supereranno quelle tramite rete cablata”.
Se lo scenario è questo, le tariffe praticate in Italia per la connessione dati diventano un ostacolo evidente alla mobilità. I costi della telefonia cellulare nuda e cruda e degli sms sono già tra i più alti in Europa. Inoltre gli operatori italiani fanno di tutto per rendere la vita difficile agli utenti. E’ il caso di Vodafone, che ha limitato l’uso del VoIP. E’ il caso delle informazioni lacunose, farraginose e fuorvianti diffuse attraverso i siti ufficiali dei gestori, delle trappole del roaming e delle soglie di utilizzo.
Il giorno della trasparenza e dell’equità sembra ancora lontano e, dunque, se la rete del futuro passerà dai cellulari, in Italia faremo come al gioco dell’oca. Resteremo fermi un turno.
Fonte: pinobruno.it