I cellulari sono degli strumenti molto utilizzati anche dai bambini. Di recente una ricerca dell’Università La Sapienza di Roma si è occupata proprio di analizzare il complesso rapporto che intercorre tra telefonini e bambini.
I dati emersi sono piuttosto significativi, per comprendere quali sono gli elementi fondamentali su cui si basa l’approccio dei più piccoli al telefonino. Il 90% dei ragazzini in terza media ha già il cellulare, il 28% dei bambini possiede il telefonino già a partire dai cinque anni di età. Ma quali sono i motivi che spingono i genitori a dare ai propri figli il cellulare fin da quando sono piccoli? A volte i bambini non considerano il cellulare un oggetto utile, infatti molti dei soggetti presi in considerazione dalla ricerca hanno dichiarato di non saper cosa farsene del telefonino.
Quest’ultimo però diventa un mezzo ritenuto indispensabile dagli adulti, che tendono sempre più a regalare ai bambini, per lenire le loro preoccupazioni. Con il telefonino i più piccoli sono sempre rintracciabili e controllabili. In sostanza il 60% dei bambini intervistati ha collegato il telefonino ad un bisogno di sicurezza da parte dei propri genitori. La metà dei soggetti tiene il cellulare acceso anche durante la notte.
Per molti bambini il cellulare si rivela un oggetto legato ad ansie genitoriali che in fin dei conti non avrebbero molto motivo di esistere, considerate le abitudini di vita dei più piccoli. Per questo il telefonino non favorisce l’affermarsi di uno stile di via indipendente. Per alcuni bambini il cellulare è solo un mezzo per giocare. Nell’età adolescenziale sono anche gli stessi ragazzi che cominciano ad apprezzare il cellulare, perché si accorgono di non poterne fare a meno.
Fonte: trackback.it