Le nuove disposizioni di separazione per Telecom Italia e gli impegni dell’incumbent approvati da Agcom devono promuovere l’effettiva concorrenza e non metterla a repentaglio. Impegni che fanno parte degli obblighi proposti e sono soggetti a consultazioni nazionali e comunitarie, anche in caso di eventuali modifiche. È quanto chiede la Commissione Europea all’Autorità per la Garanzie nelle Comunicazioni.
Da Bruxelles arriva anche l’invito a definire il modo esatto in cui devono essere attuati gli impegni, tenuto conto delle osservazioni dei terzi e dell’interesse degli operatori alternativi.
Per quanto riguarda l’accesso alle rete di nuova generazione, la Commissione UE ha invitato l’Authority a imporre un prezzo fisso per l’accesso all’infrastruttura passiva e alla fibra inattiva calcolato sulla base dei costi, a monitorare la necessità di una disaggregazione dell’accesso alla fibra e a sviluppare i rimedi specificando nel dettaglio il processo di migrazione dalla rete in rame alla rete in fibra.
Intanto, Viviane Reding, Commissario Europeo alla Società dell’informazione e ai Media, ha annunciato l’impegno dell’UE a stanziare ulteriori fondi per porre l’Europa all’avanguardia nello sviluppo delle infrastrutture intelligenti basate su Internet, quali i sistemi sanitari, le reti di distribuzione di energia e i sistemi di gestione del traffico. L’UE vuole avviare un partenariato tra le autorità pubbliche e i principali operatori delle TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) con una dotazione di 300 milioni di euro per il triennio 2011-2013, che andrà ad aggiungersi ai 200 milioni di euro annui già a disposizione per le ricerche sulle tecnologie Internet di base.
Fonte: webmasterpoint.org