Nel corso del prossimo anno si potrà assistere alla comparsa sul mercato dei primi telefoni cellulari e smartphone dotati di processori dual-core, questo almeno secondo il parere di Rob Coombs, responsabile delle soluzioni mobile per ARM. Coombs, nel corso di un’intervista al sito web TechRadar, ha illustrato quello che sembra essere lo scenario che a partire dal prossimo anno caratterizzerà il mercato della telefonia cellulare. Ovviamente il parere di Coombs è tutt’altro che disinteressato, dal momento che ARM può vantare nel proprio portfolio prodotti l’architettura dual-core Cortex A9.
Un telefono cellulare equipaggiato con un processore dual-core potrà mettere a disposizione dell’utente una sufficiente potenza di calcolo per offrire una migliore esperienza d’uso, soprattutto per quanto concerne le funzionalità multimediali attualmente più esose. “Non abbiamo bisogno di processori con chissà quali frequenze in GHz. Con la nostra architettura Cortex A9 possiamo avere il doppio delle prestazioni senza che la frequenza operativa vada a prosciugare la batteria” ha dichiarato Coombs.
A tal proposito Coombs ha ammesso che il rilascio di Cortex A9 con frequenza operativa di 2GHz è un puro esercizio di stile: “Si tratta di una velocità più adatta per un PC che per uno smartphone. Per cellulari e smartphone il pubblico vuole qualcosa di meno esoso in termini energetici e che consenta di avere un’elevata autonomia operativa”.
Pur riconoscendo che i processori destinati ai telefoni cellulari sono attualmente adeguati alle funzioni che devono assolvere, Coombs ha voluto sottolineare alcune possibilità in più che potrebbero essere messe a disposizione dell’utente grazie all’architettura Cortex A9: “Questi processori consentiranno di utilizzare interfacce utente più reattive, con funzionalità inedite. Se i cellulari del futuro si baseranno sul riconoscimento vocale, un’applicazione particolarmente esosa in termini di potenza elaborativa, noi saremo in grado di poterlo fare”.
Oltre al mercato della telefonia cellulare, ARM è particolarmente interessata anche al mercato netbook, in special modo con l’arrivo del sistema operativo Chrome OS di Google. Sempre in merito al mercato PC Coombs ha rivelato che ARM è costantemente impegnata a colloquiare con Microsoft e che non vi è alcuna ragione tecnologica per la quale i propri processori non possano essere utilizzati con sistemi operativi Windows.
Fonte: hwupgrade.it