Internet e i cellulari non isolano l’individuo, ma al contrario aumentano i suoi rapporti sociali. A sfatare il luogo comune è una ricerca di Pew Internet & American Life Project, che ha analizzato il legame tra tecnologia e isolamento.
L’indagine ha ribaltato i risultati di uno studio Usa del 2006, che aveva mostrato come la tecnologia, dal 1985 in poi, avesse reso le persone più isolate a livello sociale, con reti di contatti più ristrette.
A incidere positivamente sono soprattutto i social network, ormai diventati delle piazze virtuali, luoghi di incontro in cui esprimere le proprie idee e confrontarsi con persone appartenenti a contesti sociali, economici e culturali diversi. Ma non solo.
Anche chi usa il cellulare, l’instant messaging e i servizi per condividere foto risulta avere una “rete di discussione” più ampia e variegata. Le ore passate davanti agli schermi di computer e telefoni non vanno a scapito delle relazioni nella vita reale. Tutt’altro. “Gli utenti di cellulare, chi usa spesso internet al lavoro e i blogger è più probabile che appartenga ad associazioni locali di volontariato”, dicono gli esperti, anche se “l’uso dei social network a volte sostituisce qualche rapporto di vicinato”.
Se è vero che internet è un mezzo di comunicazione globale, é altrettanto vero che spesso viene usato per comunicare con amici locali. “Le persone non usano i social network, le e-mail e l’instant messaging per raggiungere necessariamente persone all’altro capo del mondo”, dicono i ricercatori. Al contrario, “li sfruttano per contattare amici e conoscenti che vivono nella loro stessa aerea metropolitana”.
In altre parole, la tecnologia è un mezzo in più per coltivare le relazioni sociali, che però vengono ancora gestite soprattutto vis-a-vis. “La gente in media incontra di persona amici e familiari stretti 210 giorni all’anno, li contatta con il cellulare 195 giorni e con il telefono fisso 125 giorni, 72 giorni con l’e-mail e 55 con gli sms, 39 giorni via social network e solo 8 giorni all’anno con lettere e cartoline”.
Fonte: parmadaily.it