La Commissione Europea ha riscontrato nel 70% dei siti web analizzati pubblicità ingannevoli per la vendita di suonerie di cellulari. A 18 mesi dal lancio di un’indagine a tappeto in tutta l’Ue, sono i primi risultati presentati a Bruxelles dal commissario europeo per i Consumatori Meglena Kuneva e da Paolo Saba, direttore generale per la tutela dei Consumatori dell’Authority Antitrust italiana.
Sono stati 301 i siti internet che vendono suonerie per cellulari ad essere stati controllati, in collaborazione con le autorità antitrust dei 27 paesi Ue più Norvegia e Islanda. Di questi siti, dopo i controlli il 17% è stato chiuso e il 52% è stato obbligato ad apportare modifiche e correzioni che rispettino la normativa Ue a tutela del consumatore. Un 30% dei casi è ancora in via di risoluzione. Tre le principali violazioni riscontrate, come ha spiegato la Kuneva, «il 41% dei siti esaminati presentava irregolarità nelle informazioni sul prezzo delle offerte, il 75% era privo delle informazioni necessarie per contattare il commerciante, mentre il 35% utilizzava pubblicità ingannevole», ha detto la Kuneva.
In Italia, ha aggiunto Saba, «è stato accertato un uso spregiudicato della pretesa gratuità, l’omissione della natura ’in abbonamentò del servizio offerto, la complessità delle procedure per interrompere la prestazione del servizio offerto e l’invio di sms ingannevoli». Saba ha poi ricordato che, proprio per questa ragione, tra febbraio e maggio 2009 l’Autorità Antitrust italiana ha comminato multe per un totale complessivo di 2 mln di euro a Telecom Italia, Vodafone, Wind, Dada, Zed, H3G, Zeng, Fox Mobile e Tuttogratis.
Fonte: lastampa.it
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