Skype cambia definitivamente padrone e pensa a nuove strategie. Il gigante delle aste online Usa, eBay, ieri si è finalmente liberato della società di telefonia via Internet che aveva acquistato nel 2005 pensando di realizzare prodigiose sinergie con il suo servizio. Invece i due business si sono dimostrati poco compatibili. Non solo: eBay ha anche dovuto far fronte a una causa sul copyright del software intentata dai fondatori del servizio. Un problema talmente serio che a un certo punto la società aveva persino deciso di creare un nuovo software. Ma con la vendita a un gruppo di investitori per 2 miliardi di dollari e il mantenimento di una quota del 30%, eBay ha risolto il problema. Soprattutto per quanto riguarda la vertenza sulla proprietà del software che è stata «sedata» cedendo una quota al fondo di investimento messo in piedi dai due fondatori di Skype, ossia Janus Friis e Niklas Zennstrom, mentre la maggioranza è in mano all’Adreessen Horowitz Group, il fondo di private equity partecipato da Marc Adreessen, l’inventore di Netscape. Della partita fa parte anche il Canada Pension Plan Investment Board.
Ora Skype con i suoi 400 milioni di utenti cerca nuovi business. Accanto alle chiamate via Internet – gratuite se da pc a pc, a costi ridotti se da pc a linea fissa – la società punta a far sì che il suo servizio possa essere utilizzabile in maniera semplice dai cellulari. Per questo è in trattative con diversi operatori di tlc fissi e mobili. Già da qualche anno, del resto, Skype ha firmato un’alleanza strategica con «3» che vende alcuni cellulari che forniscono il servizio.
«Siamo alla ricerca di altri accordi per ampliare il nostro business», ha detto Russ Shaw, Skype general manager per i portatili. Naturalmente gli operatori sono comunque restii ad abbracciare la proposta di Skype (che aggira il lucroso business sulle chiamate internazionali), ma il crescente successo dei cellulari multimediali, vedi iPhone, che permettono di usare diversi servizi anche tramite wi-fi, sta facendo cadere i pregiudizi.
La lista dei partner potenziali è molto lunga. Tra questi anche gli operatori cinesi e i loro 600 milioni di utenti che farebbero di Skype il servizio di telecomunicazioni più usato al mondo. Sul fronte della cessione, la società è stata valutata 2,75 miliardi di dollari, dunque un po’ di più dei 2,6 miliardi pagati da eBay nel 2005.
«È un cambiamento sicuramente positivo – ha detto ancora Russ Show -; i nuovi investitori possono portare molta esperienza in questo business. La vendita ci rende nuovamente una società indipendente, e questo per noi è fondamentale».
Fonte: ilgiornale.it