Powermat è un’azienda americana con filiali anche in altri Paesi tra cui l’Italia che ha da poco presentato un caricabatterie per cellulari e console portatili. Il punto a favore, oltre al piacevole design, è che viene sfruttato il principio dell’induzione elettromagnetica per effettuare i cicli di ricarica, quindi non occorrono fili e connettori….quasi.
Il “quasi” non è una mancanza del dispositivo ma una limitazione tecnica dovuta agli attuali device. Infatti l’induzione elettromagnetica, conosciuta da anni, si basa sul seguente principio:
La legge di Faraday o legge dell’induzione elettromagnetica è una legge fisica che quantifica il fenomeno dell’induzione elettromagnetica, ovvero l’effetto di produzione di corrente elettrica in un circuito posto in un campo magnetico variabile oppure un circuito in movimento in un campo magnetico costante. È stata scoperta nel 1831 dal fisico inglese Michael Faraday, ed è attualmente alla base del funzionamento dei comuni motori elettrici, generatori elettrici e trasformatori.
Nel caso specifico, per poter funzionale allo stato attuale, gli smartphone hanno bisogno di un adattatore per poter ricevere la carica dalla base. Per i device più diffusi come i BlackBerry,il ricevitore è integrato nella cover della batteria (da acquistare a parte), per l’iPhone invece occorre un ricevitore esterno.
Tutti gli altri cellulari della maggiori marche come Nokia, Samsung, LG ecc possono essere ricaricati tramite l’adattatore esterno PowerCube, un dispositivo non ingombrante che si collega tramite cavetto allo smartphone. Il “quasi” dell’inizio di questo articolo di riferisce proprio a questa evenienza, ovvero alla necessità di dover comunque utilizzare un cavo per effettuare la ricarica.
La base è disponibile in due versioni: da casa e da viaggio, in questo caso è pieghevole. Su entrambi le basi trovano posto 3 dispositivi contemporaneamente più uno che però si avvale di un cavetto USB. Sebbene occorrano gli adattatori o il PowerCube, i vantaggi di una soluzione del genere sono molti: per esempio, nel caso di più cellulari, si eliminano i fastidiosi caricabatterie sparsi per casa senza contare l’eleganza della base domestica. Dal punto di vista del risparmio energetico, l’alimentatore della base è accreditato di un rapporto di efficienza energetica vicino al 90%, un valore elevato che, unitamente alla possibilità di caricare contemporaneamente più dispositivi, permette comunque un risparmio energetico, per quanto non facilmente quantificabile.
Sono in corso trattative tra Powermat ed alcuni dei maggiori produttori di cellulari per integrare in modo nativo la tecnologia RFID necessaria per ricevere la ricarica tramite l’induzione elettromagnetica e lo stesso dicasi per i produttori di notebook.
L’idea, ora a portata di mano, è quella di avere una base Powermat integrata nelle scrivanie degli uffici, nei tavoli delle sale d’attesa degli studi professionali, sui treni ed aerei, ovunque ci sia la possibilità di appoggiare il cellulare o il notebook. Ci arriveremo?
Fonte: pctuner.net