Secondo uno degli sviluppatori della versione mobile di Firefox, man mano i browser per smartphone si aggiorneranno, implementando funzionalità uguali alle versioni per macchine desktop, inclusa la capacità di eseguire il rendering di complesse pagine HTML e JavaScript e a quel punto, a detta di Sullivan, gli sviluppatori preferiranno scrivere applicazioni-web, anziché codice nativo per singole piattaforme.
Jay Sullivan, vicepresidente e sviluppatore della versione per smartphone di FireFox in un’intervista ha affermato che Firefox Mobile renderà inutili gli store per l’acquisto di applicazioni online quali l’App Store e il BlackBerry App World. Man mano i browser per smartphone si aggiorneranno, implementando funzionalità uguali alle versioni per macchine desktop di Firefox, inclusa la capacità di eseguire il rendering di complesse pagine HTML e JavaScript e a quel punto, a detta di Sullivan, gli sviluppatori preferiranno scrivere applicazioni-web, anziché codice nativo per singole piattaforme.
“Molti degli store attuali impongono linee guida rigidissime o incoerenti o ancora, la scarsa diffusione degli apparecchi per i quali sono pensati non vale il costo di produzione per la specifica piattaforma” afferma in un’intervista alla versione britannica di Pc Pro. “Gli sviluppatori sono frustrati, costretti a comprare nuovi dispositivi per testare le applicazioni, superare test e le fasi d’approvazione per l’iPhone. Penso che sposteranno sul web”.
Firefox Mobile è stato sviluppato per funzionare virtualmente su qualunque piattaforma smartphone che consenta l’esecuzione di applicazioni indipendenti, inclusi Android, Maemo di Nokia, Symbian e Windows Mobile. Al momento è stato mostrato in beta per i telefoni con Maemo come l’N900 di Nokia e non sarà disponibile per l’iPhone, poiché le norme di Apple impediscono l’esecuzione di applicazioni in grado a loro volta di interpretare ed eseguire codice e l’installazione di browser di terze parti.
Le applicazioni web non godono di buona popolarità: nel 2007 Apple ha provato a spingere questo modello di sviluppo, ma non ha mai ottenuto il favore degli sviluppatori. E’ stato forse quest’insuccesso a spingere la casa di Cupertino ad aprire l’App Store, un modello di sviluppo/distribuzione diventato in breve tempo un gran successo e un sistema copiato da tanti altri produttori.
Fonte: macitynet.it