La rinascita di Motorola passa da Android e soprattutto dal social network. Si chiama Backflip il nuovo smartphone touch della casa America nato per Twitter e per Facebook. Creato per aggregare in un’unica super rubrica tutti i contatti della vita digitale: da quelli poco trendy, ma molto importanti, memorizzati nel cellulare, a quelli di qualsiasi sito dell’internet al servizio delle relazioni sociali.
Ma BackFlip è anche altro: è uno smartphone con una conformazione mai vista prima. No, non stiamo parlando dell’aspetto esteriore della vista frontale che pur gradevole richiama troppo alla memoria l’iPhone quanto piuttosto per l’architettura complessiva. Monta, infatti, una tastiera, ma al contrario di quanto siamo abituati non è sotto il display, magari nascosta a scatto, ma è posta sul dorso. Si pare dunque a libro ma display e ‘qwerty’ non si chiudono uno sull’altra, bensì rappresentano le due copertine. La casa chiama questa architettura reverse-flip e ha lo scopo di migliore l’interfaccia utente e semplifica la fruizione di video, foto e brani musicali mentre è in corso l’elaborazione di e-mail, testi, feed di notizie, messaggi dai siti di social network e altro ancora. Multitasking quindi.
Basterebbe questo a definire il Motorola BackFlip quanto meno singolare. Ma vi è anche altro. Sotto il display, rigorosamente touch e di tipo capacitivo, da 3.1 pollici ad elevata risoluzione (Hvga), vi è un secondo panello sensibile al tocco delle dita. Battezzato Backtrack è una sorta di touchpad stile pc portatile che permette di scorrere pagine web, testi e scorrere senza nascondere con il polpastrello la schermata principale, evitando anche le ditate. E anche questa funzionalità è unica nel panorama smartphone e ben rappresenta la voglia di rinascere innovando di Motorola che non a caso ha coniato un nuovo pay-off: “Hello Again”. Backtrack è dunque un terzo meccanismo di input e di controllo dell’interfaccia utente. Semplifica la navigazione online e quella tra i menu.
Il sistema operativo è Android nella versione 1.5. ma sarà aggiornabile alla nuova 2.1 che abiliterà anche le funzionalità multitouch offerte dal display di tipo capacitivo.
La novità di Backflip, 500 euro, in vendita dal prossimo mese, però non è solo nella sua struttura copernicana che ribalta nel vero senso della parola la prospettiva nella concezione di uno smartphone ma soprattutto nella Motoblur, sulla quale l’intero device è stato progettato e concepito, peraltro prima di Milestone/Droid.
Si tratta di un servizio, simile a Vodafone 360 ma più raffinato che, creato direttamente dalla casa americana, permette di federare tutti gli account sui siti di social networking sincronizzando contatti e contenuti quali post, messaggi, fotografi e provenienti dalle reti sociali. Motoblur riesce a fondere Facebook e Twitter con MySpace e Gmail con le e-mail di lavoro e quelle personali e li rappresenta sulla schermata principale attraverso widget che aggregano i vari contenuti. È un ambiente basato su una serie di widget aai quali è delegato il compito di interagire con i principali social network, tra cui Facebook, MySpace e Twitter. La peculiarità di Motoblur è la capacità di gestire tutti questi canali in modo unitario e non in modo indipendente come avviene con i sistemi operativi oggi disponibili. La piattaforma provvede a verificare le novità associate al profilo personale relativo ai social network per aggiornare lo stato sul display del cellulare. Dunque, Motoblur prevede un costante collegamento a Internet via rete cellulare o Wi-Fi.
Così basta sfiorare lo schermo o il Backtrack per inviare un tweet, rispondere a un sms, cambiare stato di Facebook o, semplicemente, chiamare al telefono un amico che ci lasciato un messaggio in bacheca.
Per conoscere meglio il nuovo Androide di Motorola, l’appuntamento è Giovedi prossimo, 18 febbraio su Nòva con la prova.
Fonte: ilsole24ore.com