Continuano le polemiche legate alle multe che l’Agcom ha inflitto ai vari leader del settore della telefonia in quanto soliti a proporre offerte e tariffe scontate senza una corretta informazione e un minimo di trasparenza.
Sembra essere diventata una prassi a cui i consumatori finiscono quasi per abituarsi senza prendere pienamente coscienza e consapevolezza che, in alcuni momenti, i grandi gruppi di telefonia e le multinazionali in generale, finiscono con il ledere in maniera seria i diritti di coloro che decidono di acquistare prodotti che poi finiscono con il rivelarsi diversi se non totalmente dissimili da quanto stabilito.
A quanto pare gli utenti delle note compagnie Telecom Italia, Wind, Fastweb, Tiscali Italia e Opitel-Tele2 hanno lamentato nel corso degli anni poca trasparenza da parte degli operatori del Call Center che non fornivano ai clienti dati e informazioni riguardanti il proprio piano tariffario in palese contrasto con la normativa vigente che, invece, impone massima trasparenza assegnando all’utente il diritto di conoscere numero di pratica e nome dell’operatore che lo assiste.
Ma non è finita qui, sembra che H3G, invece, abbia ricevuto una sanzione perché forniva assistenza ai clienti non in maniera gratuita ma bensì a pagamento, ad un costo di circa 0,33 Euro.
Altri disservizi si sono presentati rispetto alla portabilità del numero che sembra essersi rivelata inspiegabilmente foriera di problemi a danno dei consumatori che si son visti bloccare le pratiche, nonostante tale manovra fosse assolutamente scorretta e fuorilegge, in quanto, la normativa vigente prevede il diritto di recesso con i dovuti termini e modalità.
Una pioggia di multe ma soprattutto una serie di evidenti disservizi che posizionano i nuovi operatori sotto i riflettori rilevandone tutti i lati oscuri spesso fonte di veri e propri disagi.
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