Il professor Lawrie Challis, uno tra i maggiori esponenti del mondo delle telecomunicazioni anglosassoni, ha deciso di invitare i genitori a vietare l’utilizzo dei telefoni cellulari ai bambini al di sotto di 12 anni.
Tale monito sembra arrivare in concomitanza dello studio in fase di attuazione, sulle conseguenze che l’uso intensivo e prolungato del cellulare può determinare sul sistema nervoso e sull’intero organismo delle persone, studio di cui la nostra redazione ha parlato qualche giorno fa!
Proprio partendo da tale assunto l’eminente studioso inglese ha invitato le famiglie a vietare l’utilizzo del dispositivo ai minori di 12 anni, almeno fino a pubblicazione dei risultati.
Un modo per poter proteggere i bambini dalle innumerevoli presunte malattie che le rete elettromagnetiche potrebbero apportare all’intero organismo dei più piccoli che, per naturali caratteristiche, risulta essere certamente più fragile rispetto a quello degli adulti.
Il controllo, quindi, dovrebbe avvenire in primo luogo dalla famiglia e in particolar modo dai genitori che dovrebbero vietare, o se non altro limitarne il più possibile, l’utilizzo, rendendo inoltre le poche ore di esposizione meno dannose possibili grazie all’integrazione con auricolari o vivavoce, che permettono di utilizzare il telefono tenendolo però lontano dalle orecchie e di conseguenza adl cervello, una delle zone che preoccupano di più gli studiosi.
Bisognerebbe, quindi, proteggere l’età dell’innocenza da raggi e radiazioni di cui non ancora consociamo la potenza, ma è auspicabile altresì che si aiuti a preservare anche la fanciullezza restituendo ai bambini un’infanzia che non sia il surrogato in miniatura della vita adulta.
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